La Sposa Perfetta, è già fenomeno di costume?
Che, in piena crisi del reality, La sposa perfetta destasse un tal polverone sin dall’esordio non se l’aspettava proprio nessuno. Stroncatura dell’Aspesi a parte, che non poteva passar inosservata a tutta pagina su Repubblica, la mobilitazione critica scatenata dal comedy show in questione sa di… surreale. Nel mirino di di contestazioni e polemiche ci è
Che, in piena crisi del reality, La sposa perfetta destasse un tal polverone sin dall’esordio non se l’aspettava proprio nessuno. Stroncatura dell’Aspesi a parte, che non poteva passar inosservata a tutta pagina su Repubblica, la mobilitazione critica scatenata dal comedy show in questione sa di… surreale.
Nel mirino di di contestazioni e polemiche ci è finita anche la giornalista Maria Giovanna Maglie, coinvolta dalla produzione in qualità di opinionista della giuria. Questa la sua replica a tono alla collega su citata, inviata al direttore de Il Giornale Belpietro:
“Natalia Aspesi ha visto la prima puntata de La sposa perfetta e ha scoperto che è lì che covano tutti i mali della nostra povera patria. Quel che stride è sentir parlare di un Paese che sta solo nella testa della Aspesi e dei suoi amici radical chic del quadrilatero della moda. Se così non vivesse, la signora saprebbe, grazie anche a qualche consultazione di dati statistici, che l’Italia de La sposa perfetta può piacere o no, ma certamente esiste, ed è pure prevalente su quella dei Dico”.
Non hanno usato mezzi termine anche l’Usigrai e la Federazione Nazionale Stampa nel definire La sposa perfetta una trasmissione “incivile, ignobile, squallida”. Hanno fatto bene, ha commentato Vladimir Luxuria, componente di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea in commissione Cultura alla Camera:
“In questo reality la donna torna alle origini della famiglia, così come concepita nell’antica Roma: una merce da vendere, sottomessa alla volontà esclusiva dell’uomo, un’asta di aspiranti mogli sottoposte alle forche caudine di aspiranti mariti-padroni e suocere aguzzine, condita dalla prima esclusione simbolica di Judith perché nera. Ora è necessario un intervento della ministra delle Pari Opportunità per stendere un velo pietoso sulla triste realtà di questo triste reality”.
Nonostante il veto posto da Petruccioli alla tracimazione del reality nella tv di stato, l’Isola 5 è stata approvata dal Cda della Rai per ragioni esclusivamente economiche, visto che il ritorno di ascolti e di immagine prodotto dal format Magnolia è impagabile. Al contrario, è sul filo del rasoio il destino catodico dell’accoppiata suocere-nuore e a quanto pare a sciogliere la prognosi, dopo il discreto debutto iniziale, saranno gli ascolti delle prossime puntate.
Inoltre, come riportato dal blog Visti da lontano, il nuovo reality di Raidue è arrivata a far parlare di sè anche all’estero.
‘Spesso visti come mammoni, i ragazzi italiani fanno scegliere le loro future mogli dal vivo alla televisione’ è il primo commento che appare in un articolo del quotidiano inglese Daily Mail, “Mamma Mia! Le mamme scelgono le spose dei figli in un nuovo reality show italiano”.
Passando ad un commento di matrice sociologica, il quotidiano inglese osserva come “in un paese dove è normale per i giovani vivere con i loro genitori fino a trent’anni e oltre e ‘mamma mia!’ è una esclamazione comune, la figura della madre italiana è riverita dalla società ma spesso temuta da fidanzate e mogli”.
E per finire vi lasciamo al brutale ommento con cui L’Unità ha recensito la prima puntata de La Sposa Perfetta:
“suocere-horror da caricatura, spose da sottomissione immediata, futuri maritini in stato di evidente narcolessia: et voilà, eccovi l’ultimo raffinato gioiello di casa Rai”.
Riuscirà la coppia capitanata da Robertina e Mr Televendita a gestire un calderone così incandescente, facendo buon viso a cattivo gioco per aumentare l’effetto curiosità della trasmissione?