Parte il nuovo ciclo di Ulisse: il piacere della scoperta
Solitamente siamo poco attenti – e ce ne scusiamo – all’offerta televisiva di divulgazione scientifica. Per questo, nonostante l’attesissimo show di Funari commentato da Malaparte in tempo reale, vi consigliamo anche di buttare un’occhio alla prima puntata del nuovo ciclo di Ulisse: il piacere della scoperta, al cui timone c’è ancora una volta l’ottimo Alberto
Solitamente siamo poco attenti – e ce ne scusiamo – all’offerta televisiva di divulgazione scientifica. Per questo, nonostante l’attesissimo show di Funari commentato da Malaparte in tempo reale, vi consigliamo anche di buttare un’occhio alla prima puntata del nuovo ciclo di Ulisse: il piacere della scoperta, al cui timone c’è ancora una volta l’ottimo Alberto Angela.
Parte questa sera, infatti, una nuove serie di sei puntate che mostrerà un affascinante viaggio a ritroso nel tempo tra antiche civiltà e capolavori della scienza e dell’ingegneria di popoli lontani. Uno dei fiori all’occhiello della programmazione di Raitre è giunto al settimo anno di vita e, a differenza del predecessore Quark ormai relegato nei palinsesti natalizi o estivi dell’ammiraglia, torna sul piccolo schermo in prime time, collocazione ambita ma al tempo stesso ricca di aspettative anche per una rete più defilata.
In più è stato confermato al sabato sera, come scelta alternativa ai lustrini del varietà per i palati più fini (visto che c’è uno zoccolo duro di fedelissimi che non si perde neanche le repliche).
“Spesso si discute della tv che non c’è e poco di quella che c’è e di qualità che nel fare ascolti riesce a coinvolgere tutte le fasce di pubblico”, ha dichiarato Paolo Ruffini, direttore di Rai Tre, sottolineando come “presentare Ulisse significa dire che esiste un modo per fare una tv di qualità aiutando Rai Tre a crescere diventando la terza rete nel prime time. Sono state messe in onda oltre 100 puntate e la sua assenza sul piccolo schermo pesa non poco”.
La puntata in onda questa sera è dedicata ai segreti della Roma sotterranea: un mondo dimenticato, ignorato perchè difficilmente accessibile ai milioni di romani e di turisti che ogni anno affollano la capitale. Sotto piazza Navona si entrerà nell’antico stadio di Domiziano, poco lontano si potrà visitare la Crypta Balbi. Ci si spingerà anche lungo le antiche vie consolari, seguendo le recenti scoperte venute alla luce durante i lavori della metropolitana. Per ripercorrere un viaggio alla scoperta del volto nascosto dell’Urbs, dal tempo degli antichi romani ad oggi.