L’importanza di chiamarsi Paris
Se ti chiami Paris Hilton la vita è come un film, la legge può essere diversa per te (ma non per tutti) e tutte le disgrazie si trasformano in qualcosa da raccontare. E così, Paris, che era stata condannata a 45 giorni di carcere per la sua abitudine consolidata a guidare in condizioni proibite (stato
Se ti chiami Paris Hilton la vita è come un film, la legge può essere diversa per te (ma non per tutti) e tutte le disgrazie si trasformano in qualcosa da raccontare. E così, Paris, che era stata condannata a 45 giorni di carcere per la sua abitudine consolidata a guidare in condizioni proibite (stato di ebbrezza, patente sospesa) e che aveva chiesto la grazia (con una motivazione inoppugnabile: il pubblico ha bisogno di lei), si conferma protagonista del suo tempo con la nuova decisione del giudice.
La pena di Paris è stata dimezzata. Così, l’ereditiera sconterà il suo debito con la giustizia e la società trascorrendo 23 giorni in carcere. Ma non sarà un carcere normale – poteva forse esserlo? -. Per l’occasione, si apriranno le porte di un’unità speciale dell’istituto penale della periferia di Los Angeles, dove esiste – pensate un po’ – una sistemazione dedicata a personaggi famosi.
A chiamarsi Mario Rossi, certe cose non succederebbero.