La rivolta dei mammoni durante la finale di Champions
Sbirciare tra un siparietto e l’altro de La Sposa Perfetta anche quando l’Italia si ferma per la Champions League è l’atto d’amore più grande di un teledipendente allergico al calcio. Per tutti quei tifosi sfegatati che si saranno persi la puntata – sicuramente la maggior parte – vi richiamerò alcuni momenti degni di nota. Innanzitutto,
Sbirciare tra un siparietto e l’altro de La Sposa Perfetta anche quando l’Italia si ferma per la Champions League è l’atto d’amore più grande di un teledipendente allergico al calcio. Per tutti quei tifosi sfegatati che si saranno persi la puntata – sicuramente la maggior parte – vi richiamerò alcuni momenti degni di nota.
Innanzitutto, dopo l’amarcord del Rischiamarito, del Festival della suocera e di Furore, questa sera si è puntato sul remake del Musichiere, con la partecipazione amichevole del gran Fio Zanotti di Music Farm 3.
Il gioco ha visto la nostra Robertina Lanfranchi esibire ancora una volte le proprie doti canore, ma con più incertezza del solito viste le stecche paurose prese in Strano il mio destino (di cui bisogna accertare la responsabilità del maestro d’archestra). A un certo punto, infatti, l’arrangiamento approntato per l’occasione si è spostato su note improvvisamente alte, destabilizzando la conduttrice che ha concluso l’interpretazione con una velata amarezza. Note stonate a parte, la vera chicca della serata è stata la rivolta dei mammoni, nella fattispecie di Vittorio (il mio preferito in assoluto per la faccia da schiaffi) e Massimiliano, che gliene hanno dette finalmente quattro alle rispettive mamme prendendo una posizione nella vita:
Vittorio: “Mamma, taci. Posso risolvere a ventinove anni una situazione sentimentale senza passare per mammone davanti a tutta Italia?”.
Massimiliano: “Basta con queste stronzate. Mamma, piantala con queste menate. Non puoi fare sempre di testa tua andando contro la produzione”.
Certo, farsi degli scrupoli sulla propria indipendenza dalle gonnelle di mammà suona un po’ tardivo. E, soprattutto, hanno scelto la serata peggiore per rivendicare la propria emancipazione filiale.
Il loro appello, infatti, non avrà ricevuto molti consensi dai maschietti da casa (alquanto nel pallone)…