E’ davvero la fine… di un Medico in famiglia?
Questa sera Un Medico in Famiglia 5 si congeda dal suo affezionatissimo pubblico che, oltre a tener testa alla corazzata del Gf, ha riportato ascolti in netta crescita. Quest’ultima stagione non ha lasciato il segno, come ho già avuto modo di sottolineare, ma ha comunque confermato il profondo legame instaurato tra il telespettatore e un
Questa sera Un Medico in Famiglia 5 si congeda dal suo affezionatissimo pubblico che, oltre a tener testa alla corazzata del Gf, ha riportato ascolti in netta crescita. Quest’ultima stagione non ha lasciato il segno, come ho già avuto modo di sottolineare, ma ha comunque confermato il profondo legame instaurato tra il telespettatore e un microcosmo seriale dal sapore genuino – nonostante tutto -.
E dunque viene naturale chiedersi se questa serie ha ancora un futuro o vede nelle puntate di questa sera il finale definitivo. Di certo è risultata completamente infondata la notizia di uno speciale celebrativo affidato in prima serata a Mara Venier (e a tal proposito bacchettiamo Gente per aver messo la notizia in prima pagina).
Gli attori, per ora, non si espongono. Lunetta Savino è visibilmente stanca e ha trovato la sua nuova identità artistica in Raccontami, oltre che in altri progetti per la tv e il teatro. Peraltro in quest’ultima serie il suo ruolo è stato via via ridimensionato per lasciar spazio a Beatrice Fazi, la neo-colf di casa Martini candidata al titolo di erede di Cettina (che si sia trattato di un vero e proprio passaggio di testimone?). Margot Sikabonyi, nonostante l’apprezzabile svolta del suo personaggio, ha vissuto questa stagione, dall’inizio alla fine, come un perenne cameo, visto il suo ritorno tardivo sulle scene e il ruolo più defilato rispetto alla trama complessiva.
Per quanto riguarda la vera anima dello show, Nonno Libero, la sua è una battaglia emotiva continua, tra la voglia di andare avanti e quella di non abbandonare un personaggio che gli ha donato una seconda vita artistica.
Finchè non sarà lui a voltare definitivamente le spalle al progetto, è difficile che in Rai lo possano davvero abbandonare . Poi ci sono i piccoli attori, come i fratelli Cadeddu o Manuele Labate, che probabilmente non riusciranno a fare molto altro (ah già, Labate ha fatto il Ristorante!) e dovranno convivere per sempre con l’etichetta di figli e nipoti seriali. Eppure Un Medico in famiglia ha bisogno di ognuno di loro, ora più che mai che ci siamo lasciati alle spalle mamme, papà e mariti di una qualsiasi famiglia ordinaria.
Non resta che goderci fino in fondo gli ultimi episodi di questa quinta stagione, vedendo come andrà a finire tra i promessi sposi David Sebasti e Shivani Gai, anche se non hanno bucato troppo lo schermo nè le copertine dei settimanali.
In attesa, Lino Banfi, nel suo blog-rivelazione che ne fa emergere il lato più umile e umano, esprime un suo personale bilancio sull’ultimo capitolo della saga Martini, criticato sul web ma passato pressoché inosservato agli addetti ai lavori. Buona lettura (e buona visione!).
Tra i moltissimi commenti che avete lasciato molti lamentano l’assenza di alcuni personaggi delle serie precedenti. Su questo vorrei fare chiarezza: la presenza o meno di certi personaggi non riguarda le scelte di sceneggiatura quanto altri aspetti produttivi legati fondamentalmente all’indisponibilità degli attori a proseguire la serie.
Altri criticano le trame ma, in questo caso, la responsabilità non è certo di noi attori.
L’intervento che noi attori possiamo fare, una volta sul set, è solo sulle battute. Io, per esempio, a volte cambio alcune battute per “indossarle” come si fa con un vestito. Questo lavoro, nel Medico come in altri film, l’ho sempre fatto e spesso, per mia fortuna, sono nate delle battute memorabili. Certamente, però, non posso intervenire nel merito della vicenda. Anche a me, per esempio, mancano quelle scene gioiose della famiglia Martini a tavola, quando tutti si incontravano e condividevano le loro vicende e i loro problemi. È anche vero, però, che l’evoluzione naturale delle vite dei vari personaggi rappresenta bene una realtà che è comune a molte famiglie. Figli e nipoti crescono e la loro vita prende strade diverse. Quando Annuccia e Ciccio erano piccoli, Maria andava a scuola e Cettina non era sposata con Torello, le vicende ruotavano tutte attorno a casa Martini. Adesso figli e nipoti sono grandi, Cettina vive in un’altra casa, le vite di ognuno si sono proiettate all’esterno e, come succede nelle migliori famiglie, la casa è un po’ più vuota. Ma, in fondo, così è la vita.
Resta il fatto che nel corso degli anni, e delle varie serie, i cambiamenti sono necessari per non essere ripetitivi e l’arrivo di nuovi personaggi è sempre funzionale al racconto di nuove vicende. Così quest’ anno abbiamo l’arrivo della famiglia indiana, Nonno Libero sindaco, la crisi di Maria, l’apertura del nuovo poliambulatorio e via dicendo.
Poi è chiaro che qualcuno resta insoddisfatto; a qualcuno la nuova serie piace di più e a qualcun altro meno. David Sebasti, per esempio, che è un bravo attore e un bel ragazzo, sconta suo malgrado la sostituzione di Pietro Sermonti, che a sua volta aveva sostituito Giulio Scarpati.
Quello che resta, comunque, a prescindere da elogi e critiche, è il vostro affetto per me e la vostra fedeltà alla serie di Medico che comunque ogni settimana continua ad avere il suo pubblico numeroso e di questo vi ringrazio.