Tutta colpa di Report
I maniaci delle news l’avranno notato, il sito e tutti i servizi d’agenzia forniti dall’Ansa sono stati in sciopero per due giorni e hanno ripreso a funzionare regolarmente solo questa mattina. La protesta era inizialmente prevista fino a Venerdì prossimo, una durata a dir poco inusuale, particolarmente lunga. Le ragioni sono da ricercare non nella
I maniaci delle news l’avranno notato, il sito e tutti i servizi d’agenzia forniti dall’Ansa sono stati in sciopero per due giorni e hanno ripreso a funzionare regolarmente solo questa mattina. La protesta era inizialmente prevista fino a Venerdì prossimo, una durata a dir poco inusuale, particolarmente lunga. Le ragioni sono da ricercare non nella classica vertenza per il rinnovo del contratto, ma nella rabbiosa reazione alle parole pronunciate dal Presidente della Fieg (la Federazione dei grandi editori) nonchè Presidente dell’Ansa Boris Biancheri in un’intervista concessa a Report e andata in onda domenica scorsa.
Prima dell’interessantissima inchiesta sul Gas e sui rapporti fra Eni e il colosso russo Gazprom (video disponibile qui), è andato in onda un “Com’è andata a finire?” della puntata dello scorso anno che si occupava dei contributi all’editoria, quei 600 mln di euro che lo Stato versa alle testate di praticamente tutti i giornali italiani.
Bernardo Iovene è tornato ad indagare nuovamente su questi strani finanziamenti ed ha scoperto alcuni miglioramenti e alcuni nuovi trucchi messi in atto dai giornali per aggirare i limiti imposti recentemente.
Ad ogni modo, quello che ha fatto letteralmente saltare i nervi al Comitato di Redazione dell’Ansa è che Biancheri, che non dovrebbe essere così ingenuo, è caduto nella più imbarazzante delle gaffes: di fronte ad una telecamera accesa (non nascosta e non ufficialmente spenta) si è lasciato andare ad osservazioni poco rassicuranti sul futuro dei dipendenti dell’Ansa (qui per il video)…
Lei non mi citi…ma io…il 15% delle persone che lavorano all’interno di questa azienda sono di troppo.
La conseguenza di questa “incauta valutazione” di Biancheri era stato appunto lo sciopero di una settimana proclamato dal Cdr dell’Ansa, rientrato e ridotto solo dopo una riunione fiume con l’Amministratore Delegato Rosso che è stato costretto a garantire che non è in discussione la riduzione del 15% del personale giornalistico. Sarà contento Biancheri.
Sempre all’interno della stessa inchiesta Milena Gabanelli ha raccontato che anche lo Sky Magazine (la rivista inviata bimestralmente a tutti gli abbonati Sky con la Guida ai Programmi) sarebbe destinataria di un “rimborso delle spese postali” da parte dello Stato pari a circa 25 mln di Euro per il 2007. Il fatto è confermato anche dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che si sta occupando della riformulazione della legge, Riccardo Franco Levi, che in proposito si è premurato di far sapere: “stiamo lavorando ad una ridefinizione più precisa di cosa sia una “pubblicazione editoriale”“.
La rivelazione non è andata giù a Sky che ha fatto sapere tramite una nota piuttosto stizzita di “non aver mai ricevuto soldi dalla Stato“, la notizia sarebbe quindi “totalmente inventata, totalmente falsa e destituita di fondamento“.
Appare curioso, ed onestamente un po’ deprimente, come Report, che affronta ogni domenica dei temi solitamente ignorati dalla stampa tradizionale e di importanza capitale, che solleva dubbi, inquietudini e meraviglia nei suoi telespettatori non riceva normalmente alcun tipo di feedback per le sue inchieste.
Quando invece si vanno a toccare questo tipo di temi vicini al mondo “della stampa”, sicuramente interessanti ma più “frivoli” per quanto si tratti sempre di sperpero di denaro pubblico, riceve tutta queste serie di reazioni.