Colpi di Sole per RaiTre
Come annunciato nelle anticipazioni generiche per la stagione estiva che incombe, l’access prime time di RaiTre del sabato e della domenica – normalmente occupato da Che tempo che fa – vedrà, a partire da domani sera (domenica 3 giugno, ore 20:30), l’esordio della nuova sitcom Colpi di sole.La serie, ispirata al format tradizionale delle sitcom
Come annunciato nelle anticipazioni generiche per la stagione estiva che incombe, l’access prime time di RaiTre del sabato e della domenica – normalmente occupato da Che tempo che fa – vedrà, a partire da domani sera (domenica 3 giugno, ore 20:30), l’esordio della nuova sitcom Colpi di sole.
La serie, ispirata al format tradizionale delle sitcom monocamera – per intenderci, à là Camera Café – (eppure girata con un’inquadratura fissa supportata da altre due macchine da presa che di tanto in tanto mostrano un punto di vista più allargato) – è ambientata in un salone di bellezza.
Venticinque minuti a episodio – ogni episodio è fatto, ovviamente, di sketch autoconclusivi ambientati nel salone di un parrucchiere per signora. L’interesse dei colleghi di Queerblog è ampiamente giustificato dal fatto che il titolare del salone è Rocco (Paolo Giovannucci, gay in crisi d’identità, che deve affrontare il fatto che cominciano a piacergli le donne. Vediamo insieme cast e tematiche, preannunciando, fra l’altro, l’occasionale apparizione di Luciana Littizzetto come guest star, nei panni di se stessa.
Le collaboratrici di Rocco, tutte donne, sono Nicoletta Polacchi (Monica Dugo e Sabrina (Roberta Cartocci), Elsa Padrulo (Laura De Marchi), Irina Beltrova (Tiziana Scrocca) – l’immancabile sciampista dell’est -, Domenica Padan (Chiara De Bonis) detta Mia – la giovanissima arrivista e cattiva -.
A sentir gli autori (Andrea Zalone, già firma di Convenscion, Buldozzer, Mai dire… e Crozza Italia, nonché ideatore della recentissima Piloti) e Beppe Tosco (Le Iene, Ciro e Convenscion, il tentativo è quello di realizzare una sitcom all’americana, politicamente scorretta e che tratti temi sociali (rinunciando, ovviamente, a tutta una serie di situazioni che – viva le contraddizioni – non sarebbe politicamente corretto mandare in onda nella fascia oraria dell’access prime time). Fra questi temi sociali, non manca quello, scottante, dell’immigrazione e della concorrenza cinese: il Kung Fashion, gestito da Chang Ho, è proprio il rivale più temibile e pericoloso di Rocco.
La regia è affidata a Mariano Lamberti (già regista cinematografico del film, non propriamente riuscito, Non con un bang), alla sua prima esperienza televisiva.
Le dichiarazioni di intenti promettono bene: speriamo solo che il prodotto non scada nella consueta e desueta italianità.