Nuove tutele per i minori nel Contratto di Servizio Rai
Al tempo eravamo intervenuti per segnalare le criticità del nuovo Contratto di servizio Rai sul versante dello sviluppo dell’IPTV, oggi invece possiamo darvi alcune buone notizie che riguardano la tutela dei minori.Una nuova e ferrea norma stabilisce che “i cartoni animati e i programmi per i bambini della durata inferiore ai trenta minuti trasmessi sulle
Al tempo eravamo intervenuti per segnalare le criticità del nuovo Contratto di servizio Rai sul versante dello sviluppo dell’IPTV, oggi invece possiamo darvi alcune buone notizie che riguardano la tutela dei minori.
Una nuova e ferrea norma stabilisce che “i cartoni animati e i programmi per i bambini della durata inferiore ai trenta minuti trasmessi sulle reti Rai non potranno essere interrotti da messaggi pubblicitari“.
Ma non basta, “sarà vietato far comparire, negli spot diffusi nelle fasce protette, i personaggi dei cartoni per evitare l’effetto richiamo che la loro apparizione produrrebbe sul giovanissimo pubblico” e si prevede “l’obbligo di un segnale permanente di riconoscimento dei programmi non adatti ai più piccoli“.
Un atto di responsabilità, il minimo per una tv di stato che deve rispondere ai criteri di servizio pubblico, contenuto nel documento pubblicato in allegato al Decreto del Ministero delle Comunicazioni del 6 aprile 2007, realativo “all’Approvazione del Contratto nazionale di servizio stipulato tra il ministero delle Comunicazioni e la Rai – Radiotelevisione italiana Spa per il triennio 2007-2009“.
Improbabile, vista la natura commerciale fondamentale degli spot indirizzati ai minori, che Mediaset segua l’esempio in merito, certo non fa male augurarselo.
Contestualmente sono state inserite della clausole che ampliano le offerte informative per i diversamente abili, in particolare per i non udenti, con l’istituzione dell’obbligo di trasmissione di un’edizione di un telegiornale per ogni rete nel linguaggio dei segni e l’ampliamento progressivo entro il bienno del numero dei programmi sottotitolati che dovranno raggiungere il 60% del totale della programmazione.
[Via Il Sole 24 Ore e Digital Sat]