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Sette vite… come i gatti: in autunno su Raidue

Nonostante la sitcom Rai continui a non funzionare, il filone sperimentale sembra destinato a non esaurirsi. Dopo Cotti e Mangiati, Piloti e la neonata Colpi di sole, arriva su Raidue il prossimo autunno Sette Vite… come i gatti. (dal format spagnolo 7vidas su Telecinco). La sitcom di RaiFiction – Publispei, in cinquanta episodi da 25′,

19 Giugno 2007 15:55

sette vite come i gatti luca seta michela andreozzi elena barolo lucia oconeNonostante la sitcom Rai continui a non funzionare, il filone sperimentale sembra destinato a non esaurirsi. Dopo Cotti e Mangiati, Piloti e la neonata Colpi di sole, arriva su Raidue il prossimo autunno Sette Vite… come i gatti. (dal format spagnolo 7vidas su Telecinco).
La sitcom di RaiFiction – Publispei, in cinquanta episodi da 25′, racconta come sarebbe la vita di un ragazzo che cade in coma all’età di 15 anni e si risveglia, vent’anni dopo, con il corpo di un uomo e la testa di un adolescente, con il tono leggero e la comicità tipica di una situation comedy moderna.
Sette vite… come i gatti si gira nel CPTV Napoli, sede storica di Un posto al sole, e rappresenta uno dei prodotti su cui la Rai punta per rispondere

“al bisogno di innovazione e di ricerca di nuovi pubblici” ma anche per dare “una risposta ai competitors italiani e stranieri” e tentare di “colmare la lacuna, di completare il quadro ricco e variegato della proposta Rai”.

Parole di Francesco Nardella, Responsabile della Struttura Produzione Seriale Interna e Sperimentazione di Rai Fiction.

“Fino ad oggi abbiamo visto, attraverso questi generi, realtà diverse dalla nostra: è arrivato il momento di raccontare noi stessi, il nostro vissuto, i nostri contenuti attraverso la commedia, la risata, la ‘seria’ leggerezza delle sit-com. Per un broadcaster è fondamentale essere sempre aggiornato e rispondere agli stimoli del paese che cambia. Un’operazione non facile…”

Ma approfondiamo meglio la sfaccettata trama.

In un mondo dominato da ultratrentenni che “non vogliono assumersi le proprie responsabilità”, Davide (interpretato dall’emergente Luca Seta) è l’eccezione che conferma la regola: lui vorrebbe crescere ma, col suo approccio da sedicenne ansioso di buttarsi nella vita, finisce sempre nei guai.
Ad aiutarlo in questo percorso ci sono la psicologa Giovanna (nientemeno che Lucia Ocone), la sognatrice e telenovelica sorella maggiore Carlotta (alias Michela Andreozzi, ex Gretel & Gretel e La Squadra, ora anche blogger), Leo (Giuseppe Gandini) nel ruolo dell’amico d’infanzia che vive nell’appartamento di fronte, comunicante tramite una terrazza. Quest’ultimo ha un rapporto conflittuale con la madre Sole (Marzia Ubaldi), anticonformista un po’ hippie. E’ lei un po’ il mentore della casa, quella a cui si rivolgono gli altri quando hanno un problema e vogliono un consiglio.
E poi c’è la presenza vip più eclatante, Elena Barolo nel ruolo di Laura, irraggiungibile cugina ricca e viziata di cui Davide si innamora subito. Completamente disinteressata a qualsiasi forma di attività lavorativa, professionale o casalinga che sia, Laura crede solo nello shopping ed idolatra la sua carta di credito. Colleziona flirt con uomini di successo condizionata dal modello maschile del padre, ricchissimo chirurgo viveur; Franco (Massimo Olcese), ex cantante beat, oggi gestisce un bar, il Barone Rampante. Si caratterizza come campione di humour nero e depressione cosmica con cui affligge i nostri protagonisti. E’ un simpatico nichilista a cui sembra non interessare nulla e nessuno.
Non si può dire che la scrittura non prometta bene. I contenuti sembrano fin troppo variegati per una sitcom scacciapensieri. L’augurio è che Raidue trovi nell’access prime time un prodotto identitario azzeccato (possibilmente più longevo e brillante di Piloti).

[Fonte Cine Corriere]

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