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SIAE – Come ti tutelo il format

Così si è espresso – via SIAE News – Giorgio Assumma, avvocato e presidente della SIAE, in merito alla tutela del format: Il Format per il nostro ordinamento giuridico non vale nulla. Gli autori di Format non hanno protezione, chiunque può appropriarsene. Ci sono circa 200 interventi della magistratura che negano al Format una tutela

6 Luglio 2007 10:01

SIAE Così si è espresso – via SIAE NewsGiorgio Assumma, avvocato e presidente della SIAE, in merito alla tutela del format:

Il Format per il nostro ordinamento giuridico non vale nulla. Gli autori di Format non hanno protezione, chiunque può appropriarsene. Ci sono circa 200 interventi della magistratura che negano al Format una tutela giuridica.

Il convegno Fiction TV: una grande opportunità era uno dei giusti eventi a margine del Roma Fiction Fest.

Che il format – sia esso di fiction o di intrattenimento – sia uno degli elementi più importanti della post televisione, è cosa nota e nemmeno troppo originale da dirsi. Ecco perché il Centro Studi Giuridici della SIAE ha predisposto una bozza del Codice di Deontologia del Format che dovrà essere approvata dal Comitato Tecnico (una struttura composta da rappresentanti di autori, produttori e emittenti televisive). Sempre sul sito della SIAE si legge che

Il Codice, tra l’altro:
• fornisce una definizione di Format;
• offre la possibilità agli aderenti di depositare presso la SIAE i Format in un apposito registro che fornisce la prova dell’esistenza dei Format ad una data certa;
• prevede un sistema di pubblicità non solo per i depositi effettuati ed i successivi passaggi negoziali, ma anche per le decisioni adottate dagli organi previsti dal Codice;
• consente, nell’eventualità in cui insorgano controversie, di usufruire, per la risoluzione delle stesse, della mediazione di un Comitato di Esperti (composto da membri scelti tra gli esponenti del mondo degli autori, dei produttori e delle emittenti, nonché tra esperti di problemi, tecniche e mezzi di comunicazione e di materie giuridiche) ovvero di sottoporre il caso ad un Organo Giudicante (composto da membri scelti tra esperti di diritto civile, diritto d’autore e dello spettacolo, nonché del diritto dei mezzi di comunicazione) che decide sulla questione con provvedimento definitivo, pubblico e vincolante per gli aderenti.

L’insieme delle regole del Codice esprime il costume al quale debbono uniformarsi le dinamiche commerciali in materia di Format, pone regole convenzionali di comportamento e correttezza ed impegna gli aderenti a non porre in essere forme di imitazione od altre attività comunque pregiudizievoli dei diritti altrui relativi ai Format registrati.

Il tutto è orientato a presentare in Parlamento una proposta di legge che – prima in Europa – tutelerebbe il format come

un’opera dell’ingegno vera e propria, se ed in quanto dotato dei requisiti per essere considerato tale, o come produzione meritevole della più ridotta tutela dei diritti connessi.

Sembra una questione di lana caprina – provate a descrivere nella vostra mente nella maniera più generica possibile i format di alcuni giochi o quiz, per esempio, e ve ne renderete facilmente conto -, ma è un passo avanti verso la tutela dell’idea. Un passo che, tutto sommato, potrebbe favorire anche i produttori più piccoli.