TvBlogger per l’estate 2007/16
Per la nostra rubrica Tv Blogger per l’Estate che tanto consenso sta avendo presso tutti voi e di questo vi ringraziamo e vi esortiamo a continuare ad inviare i vostri pezzi, pubblico un articolo scritto da Nick84, riconosciuto nella rubrica Auditel da tutti i frequentatori come “l’Enciclopedia dei telefilm”, vista l’enormità di serie americane e
Per la nostra rubrica Tv Blogger per l’Estate che tanto consenso sta avendo presso tutti voi e di questo vi ringraziamo e vi esortiamo a continuare ad inviare i vostri pezzi, pubblico un articolo scritto da Nick84, riconosciuto nella rubrica Auditel da tutti i frequentatori come “l’Enciclopedia dei telefilm”, vista l’enormità di serie americane e non che il suddetto segue e di cui sa praticamente tutto. Questo articolo tratta di un telefilm in particolare, Big Love.
Big Love: un amore troppo grande
di Nick84
L’argomento è scottante.
Mentre in Italia si parla di DICO , di crisi della famiglia e di usi e costumi dei musulmani scoppia in America un caso televisivo.
Si perché c’è chi a dispetto della vita reale americana fatta più di divorzi che di unioni, decide di avere 3 famiglie, non una dopo l’altra ma tutte contemporaneamente.
Sto parlando di Big Love, la serie che ha visto la sua premiere in America lo scorso anno sul canale premium via cavo HBO, a cui poi è seguito il debutto italiano su FoxLife quest’anno.
Pochi sanno che anche nel mondo cristiano è esistita la poligamia che è una consuetudine diffusa del mondo arabo dove un uomo può prendere in sposa anche 4 donne secondo quanto tramandato dal Corano.
Ci troviamo nello Utah, un piccolo e polveroso Stato americano dove nell‘800 nasce la chiesa Mormone una comunità di origine cristiana (non riconosciuta dal consiglio ecumenico) che conta circa 12 milioni di fedeli.
In passato i Mormoni si caratterizzavano oltre che per le proprie credenze non propriamente moderne anche perché fino al 1890 hanno sostenuto e praticato la poligamia , fino a quando ovviamente gli Stati Uniti sono stati quasi costretti a risolvere la piaga, perché in aperta violazione della Costituzione Americana. Ancora oggi in America c’è una frangia di fondamentalisti mormoni che continuano a praticarla in maniera illegale.
Questa è la base storica su cui poggia la serie; il protagonista Bill Henrickson, nonostante sia affiancato dalla rigida e retrograda famiglia di origine, vive assieme alle sue 3 mogli e ai 7 figli gestendo una catena di supermercati con Don, socio , amico , mormone e naturalmente poligamo.
La vita non è affatto monotona quando si hanno 3 mogli da soddisfare (in tutti i sensi): una media di 2 fratelli e di 4 fratellastri , 1/3 di marito da dividersi e 2 co-mogli da tenere sempre sott’occhio. Il tutto condito dalla ciliegina sulla torta , mantenere “il segreto di famiglia” perché la poligamia è reato e chiunque può denunciarti.
La serie è un vero cult per coloro che vogliano emozioni vere in situazioni estreme , i personaggi sono ottimamente caratterizzati e gli attori di provenienza prettamente cinematografica riescono a dare vita a situazioni intense e mai banali in una serie tv .
Dietro ogni personaggio c’è una storia , un segreto che viene svelato con procedere della trama ed e così che si rimane affascinati da:
Bill (Bill Paxton) – affaccendato protagonista
Barbara (Jeanne Tripplehorn) – la carismatica ed emancipata prima moglie
Nicki (Chloë Sevigny) – inflessibile e autoritaria seconda moglie dedita al mormonismo più intransigente
Margine (Ginnifer Goodwin) – la delicata , insicura e fragile terza moglie
Impreziosisce il tutto l’ottima sigla di apertura, la psichedelica God only knows dei Beach Boys, una delle canzoni che persino i Beatles invidiano agli storici rivali.
Degna di nota anche la fotografia spartana e rude come il territorio dello Utah, che si contrappone alla classica fotografia delle serie in chiaro a volte troppo plasticosa e perfettina.
I difetti della prima stagione sono veramente marginali e derivano in parte dall’eccessivo estro degli sceneggiatori, ma non intaccano minimamente la visione del drama. La sfida più grande che attende Big Love è superare se stesso con le prossime stagioni.
Per il momento la serie ha ricevuto 8 nominations tra cui ne citiamo 2 ai Golden Globes come miglior serie drammatica e miglior attore protagonista drammatico.
La serie è disponibile su Sky o anche se volete apprezzarla appieno vi consiglio di seguirla in lingua originale magari con sottotitoli italiani che trovate su http://extremesubs.netsons.org/ o su http://www.cssubs.org/index.php .
Ecco il filmato della sigla originale