CentoVetrine, 1500 puntate di passione…
Millecinquecento puntate fa, l’8 gennaio del 2001, un fan scatenato di Vivere come me medesimo gridava vendetta contro gli usurpatori della collocazione prandiale. Stava arrivando la carica dei negozianti di CentoVetrine, un centro commerciale di Torino in cui si svolgono le storie di famiglie dei più svariati status sociali, dai piani alti ai proletari. Dovetti
Millecinquecento puntate fa, l’8 gennaio del 2001, un fan scatenato di Vivere come me medesimo gridava vendetta contro gli usurpatori della collocazione prandiale. Stava arrivando la carica dei negozianti di CentoVetrine, un centro commerciale di Torino in cui si svolgono le storie di famiglie dei più svariati status sociali, dai piani alti ai proletari. Dovetti ricredermi subito e placare la mia diffidenza iniziale: una nuova soap era destinata a farci sognare e appassionare alle trame dei suoi protagonisti.
CentoVetrine si differenzia dalla sorella maggiore Vivere in un tratto in particolare: l’urbanità. La dimensione della quotidianità è meno provinciale e rallentata, più frenetica e nevralgica come in qualsiasi megastore che si rispetti. Soprattutto se ci sono di mezzo gli affari e le logiche di potere, da sempre imperniate su un gruppo di grande appeal sul mercato economico che brilla della luce riflessa di una famiglia importante: i Ferri. Come dimenticare Roberto Alpi e Daniela Fazzolari che, interpretando i magistrali Anita ed Ettore, sono entrati nel cuore di tutti noi rendendoci quotidianamente partecipi delle logiche imprenditoriali travolte nel turbine degli affari sentimentali?
Via via lo slogan di CentoVetrine è diventato un po’ questo, Sesso e Scrivania, mettendo sempre più al margine le vicende della povera gente per puntare l’attenzione su arriviste senza scrupoli e scapoloni accaparrati per strategici matrimoni d’interesse.
Dei messaggi, a dir la verità, non troppo ortodossi vista anche la fascia d’oraria dal target familiare, ma che ne costituiscono da sempre il segreto di un inarrestabile successo: accattivare il pubblico del pomeriggio, che sia composto da massaie emancipate o da giovani intriganti.
In fondo, il graduale calo delle storie d’amore vecchio stampo, tutte bacini e melassa, è avvenuto in concomitanza con un cambiamento sociale piuttosto eclatante: il calo di romanticismo nella vita di tutti i giorni. Nell’immaginario collettivo, come in quello seriale, la storia perfetta non funziona più, ma quel che buca lo schermo come il cuore è la forza trainante della passione. Di qui, l’addio al grande amore di Serena Bonanno (Elena Novelli) e Roberto Farnesi (Giuliano Corsini) o lo snaturamento cattivista persino dei caratteri più buoni (come la Francesca Bettini di Melania Maccaferri, di recente uscita dal cast dopo un periodo travagliato e tormentato per il suo personaggio).
Insomma, CentoVetrine ha accentuato la sua componente più graffiante e seduttiva facendo appello a un’ottima strategia commerciale, che riesce a renderlo un prodotto credibile e appetibile nonostante i notevoli dislivelli temporali tra la realizzazione delle puntate e la rispettiva messa in onda, nonchè le aporie cronologiche che non vedono alcun rispetto delle stagioni o di ricorrenze importanti com’era buona abitudine nelle soap made in Italy.
Attualmente, la forza trainante della trama è di sicuro nelle mani di Danilo Brugia (Stefano Della Rocca), che grazie all’evoluzione del suo personaggio ha fatto grandi passi di gigante nell’interpretazione, e Marianna De Micheli (Carol Grimani), la conturbante affarista alle prese con la scelta tra un matrimonio di facciata e il vero amore (con in ballo due opzioni a caso, ovvero il padre e il figlio ai vertici della holding).
A interpretare il ruolo dell’erede dei Ferri, ormai spirati in blocco, è un colosso imprescindibile come Luca Biagini, doppiatore di valore che presta il volto a un magnetico Edoardo Della Rocca.
In più, a modesto parere del sottoscritto, c’è un personaggio apparentemente di contorno che costituisce il vero collante di questa soap, visto il suo titolo di veterana e il coinvolgimento con tutte le storie via via avvicendatesi sulla scena. Mi riferisco a Laura Bettini, interpretata da una bravissima Elisabetta Coraini, che riesce da anni ad ammaliare i telespettatori con una seduzione mai scontata e impreziosita dall’avanzare degli anni (la signora in questione non è più di primissimo pelo, ma vanta di sicuro il record delle scene di letto meglio recitate).
A una spanna sopra di tutti gli altri è anche un altro evergreen come Pietro Genuardi, con il suo Ivan Bettini a metà tra il Dr. Jekyll e Mr. Hyde.
E poi, come dimenticare Alessandro Mario, il cupo Marco Dalla Rocca, un uomo infelice che affascina con il suo alone di eroe romantico e incompreso.
Per il resto, abbiamo Sergio Troiano, l’irreprensibile (pure troppo) commissario Valerio Bettini, Francesca Rettondini, che con l’altruista Gloria Raggi porta un raggio di sole nella grigia vita del suo Michele Raggi, inseparabile compagno di vita con il carcere alle spalle e un promettente interprete come Marco Falaguasta.
Da tenere d’occhio anche i più sbarbatelli del cast, ovvero Serena Iansiti e Luca Ferrante, rispettivamente interpreti di Lavinia Grimani e Matteo De Gregorio, alle prese con un tira e molla di sentimenti e ambizioni davvero coinvolgente. Come anche non andrebbe trascurato Walter Caridi, il nuovo dottorino dall’animo candido interpretato da Ivan Bacchi che per ora abbiamo visto coltivare un amore segreto in sordina.
Infine, anche per qualche attore di CentoVetrine è tempo di saluti. Pensiamo alle fantastiche sorelle Chiara e Anna Baldi, interpretate da Morena Salvino e Anna Safroncik, che in questi anni si sono davvero distinte con due personaggi mozzafiato e lasceranno un gran vuoto negli aficionados con il loro imminente addio. E infine, un po’ meno rimpianta vista la repentina permanenza nel cast, è Glenda Cima, che con la sua Silvia Saint Clair non ha colpito nel segno e pare sia stata forzatamente messa da parte per mancanza di appeal (al suo posto, farà presto breccia nel cuore di Alessandro Mario l’indimenticata Marina Kroeger, di ritorno nel cast grazie al rinsavimento dell’ex-circense Raffaella Bergè).
Dopo questa carrellata rigorosamente critica, che ha voluto ripercorrere pregi e difetti di una soap di successo, non possiamo esimerci dal fare i migliori auguri a CentoVetrine per l’importante traguardo raggiunto delle 1500 puntate.