Live Earth, considerazioni finali

Ad una settimana dal Live Earth, l’evento che doveva dare inizio ad una sfida ecologista globale, è tempo di fare qualche bilancio. Non intendo un bilancio “a livello mondiale”, ci mancherebbe, non ho i mezzi per conoscere nel dettaglio ciò che sta avvenendo negli altri Paesi, anche se le notizie giunte da Gran Bretagna e USA non sono particolarmente confortanti. Vedo però ciò che è successo qui da noi e quanto risalto è stato dato alla manifestazione.

Se Mtv, rete che lo ha trasmesso, nelle settimane precedenti ci ha tartassati di spot e ha messo il classico countdown nell’angolino in alto a destra, le altre tv se ne sono praticamente fregate.
Ho fatto particolare attenzione ai tg del giorno antecedente il Live Earth e del giorno stesso, e in mezzo ai tanti (troppi) servizi dedicati alla Cabala e al 7/7/07, data che secondo i beninformati dovrebbe essere stata portatrice di gioie e fortune – li ho seguiti bene i servizi, vero? -, sulla manifestazione niente o quasi. Unico tg che ha dato risalto alla notizia, Studio Aperto, che si è soffermato soprattutto sul gruppo di sconosciuti che si era esibito in Antartide.
E il giorno seguente? Stessa storia, o non se ne è proprio parlato, oppure ne è stato fatto un velocissimo accenno – più che altro su Al Gore – e questo solamente perché i diritti erano stati acquistati da una rete concorrente. Mi aspettavo, ad esempio, qualche approfondimento sul surriscaldamento globale o sulle altre tematiche della manifestazione, ma nel palinsesto delle varie reti, a quanto mi è parso, di ciò nemmeno l’ombra.

Pare insomma che da noi l’evento non solo sia passato in sordina, ma dalla tv sia stato totalmente snobbato. Se a questo aggiungiamo la pessima (seppure in parte incolpevole) trasmissione su Mtv, che ha raggiunto quasi le 4 ore di ritardo tra le esibizioni dei cantanti e la loro messa in onda, possiamo proprio dire che in Italia il Live Earth è stato un clamoroso flop. Ma ci si poteva aspettare qualcosa di diverso?