I pagani contro Homer
Il successo del film dei Simpson è una realtà nei paesi anglossassoni dove è stato presentato al pubblico lo scorso weekend. Solo negli Stati Uniti e solo nei primi 4 giorni ha incassato la bellezza di 72 mln di dollari. Il numero di appassionati che hanno seguito le 18 (prossimamente 21) stagioni dei Simpson in
Il successo del film dei Simpson è una realtà nei paesi anglossassoni dove è stato presentato al pubblico lo scorso weekend. Solo negli Stati Uniti e solo nei primi 4 giorni ha incassato la bellezza di 72 mln di dollari.
Il numero di appassionati che hanno seguito le 18 (prossimamente 21) stagioni dei Simpson in tutto il mondo è incalcolabile, anche in Italia il disappunto per l’uscita in ritardo del film è stata notevole. La Fox ha comunque voluto fare le cose in grande per il lancio del primo lungometraggio della sua più prolifica creazione animata. Il numero di iniziative tese a promuoverne l’uscita e a sfruttarne commercialmente il successo è impressionante, ma anche in questo caso, trattandosi della creatura di Matt Groening, un tocco di originalità e follia non poteva mancare.
Quella che vedete qui sotto è la foto dell’alto della collina nei pressi di un villaggio nella regione del Dorset, in Inghilterra, nella quale spicca il cosidetto Gigante di Cerne Abbas, una enorme figura lunga più di 55 metri, formata da un tracciato di 30 cm di larghezza e altrettanti di profondità scavato nello strato di gesso che si trova sotto l’erba. Di origine incerta è considerata la rappresentazione di una divinità pagana.
Nella settimana precedente l’uscita del film un altro gigante, molto particolare, è andato a fare compagnia al Gigante di Cerne Abbas….
Proprio lui, Homer Simpson con mutandoni a nasconderne le putenda, esibite con spavalderia del Gigante di Cerne Abbas, e che brandisce una ciambella al posto del randello nodoso.
L’opera d’arte è stata realizzata con una vernice naturale a base d’acqua che alle prime piogge (terminato il periodo promozionale) dovrebbe degradarsi fino a sparire senza lasciare traccia.
La Federazione Pagana non ha gradito la profanazione di un luogo considerato sacro e prendendo in parola Peter Stuart, l’autore del disegno, ha deciso di organizzare un rito propiziatorio per la pioggia in modo da accelerarne la scomparsa. Il trionfo della stravaganza.