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Dario Vergassola su Jimmy con “Vediamo se abboccano”

In pieno agosto Dario Vergassola arriva sul satellite per proporre un programma nuovo e mai andato in onda. La cosa potrebbe sembrare strana, lo è meno visto che stiamo parlando di una produzione di Jimmy (una volta era Canal Jimmy), Canale 140 del bouquet Mondo Sky, una delle piccole, ma interessanti realtà dell’offerta di Sky

11 Agosto 2007 06:00

Dario Vergassola, su Jimmy con Vediamo se abboccanoIn pieno agosto Dario Vergassola arriva sul satellite per proporre un programma nuovo e mai andato in onda. La cosa potrebbe sembrare strana, lo è meno visto che stiamo parlando di una produzione di Jimmy (una volta era Canal Jimmy), Canale 140 del bouquet Mondo Sky, una delle piccole, ma interessanti realtà dell’offerta di Sky Italia.

Il format, dal titolo “Vediamo se abboccano“, prevede che Vergassola e il personaggio a cui è dedicata la puntata s’incontrino per una gita in barca a Portovenere con lo sfondo del Parco Nazionale delle Cinque Terre. La classica intervista surreale, con domande rapide ed incalzanti, che Vergassola propina agli ospiti di Parla con me dopo le parte “istituzionale” della Dandini deve cambiare forma per adattarsi ad un contesto diverso, ad un dialogo prolungato con l’ospite di turno.

Nella scheda di presentazione sul sito ufficiale viene sottolineato come la particolare ambientazione abbia il fine di creare un clima disteso e informale tra il conduttore e l’ospite, che può così esprimere veramente se stesso e le sue vicende umane.

Il programma è composto da 10 puntate ed andrà in onda ogni sabato, a partire da oggi, alle 19.25 su Jimmy. La prima vittima del comico ligure sarà lo psicologo prezzemolino Paolo Crepet, mentre i protagonisti delle altre nove “interviste in barca” saranno Vladimir Luxuria, David Riondino, Sabrina Impacciatore, Ermete Realacci, Lucrezia Lante della Rovere, Gigi Moncalvo, Alessia Merz, Ignazio La Russa e Helen Hidding.

La curiosità di vedere Dario Vergassola in una “veste nuova” c’è, soprattutto per verificare se ci sia davvero sostanza e originalità nel format scacciando così il timore che si tratti della riproposizione del classico schema che nacque nell’edizione di Zelig del lontano 2002.