Conan, il ragazzo del futuro (dai piedi prensili)
L’altro giorno mi è capitato di rivedere qualche puntata della serie ‘Conan, il ragazzo del futuro’ (Mirai Shonen Conan) del mio autore preferito, Hayao Miyazaki, che ha come protagonista un undicenne senza macchia e senza paura. La serie trasmessa in Italia nel 1982 (su Rete4), attualmente viene trasmessa in replica su Cultoon (la serie è
L’altro giorno mi è capitato di rivedere qualche puntata della serie ‘Conan, il ragazzo del futuro’ (Mirai Shonen Conan) del mio autore preferito, Hayao Miyazaki, che ha come protagonista un undicenne senza macchia e senza paura. La serie trasmessa in Italia nel 1982 (su Rete4), attualmente viene trasmessa in replica su Cultoon (la serie è stata restaurata e purtroppo ridoppiata, ma perchè?). Rivedere il piccolo protagonista mi ha fatto molto piacere.
Tutto si svolge vent’anni dopo la guerra del 2008 (mamma mia, ci siamo quasi?). Il ragazzino, in pantaloncini e munito di arpione, vive sull’isola perduta in una realtà post atomica. E’ nato dopo la catastrofe della terza guerra mondiale che ha provocato devastazione e il mare ha sommerso i continenti. In pochi sono riusciti a salvarsi.
Conan è un tipo coraggioso, salta, si aggrappa ( con i suoi simpatici piedi prensili), fa continue prove di forza al di là dell’immaginabile, fa mille evoluzioni per ristabilire il bene. Il momento decisivo è l’ incontro con Lana, la piccola compagna di sventure, e niente sarà più lo stesso. La sua vita verrà sconvolta perché il suo unico scopo è proteggerla. E quando la piccola è un po’ giù con qualche battuta comica Conan la rassicura e le rimette il sorriso.
I personaggi richiamano un po’ le caratteristiche di altre opere di Miyazaki: l’età pre-adolescenziale dei protagonisti, la presenza dell’immancabile bambina che possiede qualche potere segreto (in questo caso Lana è telepatica) come la streghetta Kiki ( in ‘Kiki consegne a domicilio’), o Sheeta ( in ‘Laputa: castello nel cielo’) custode di un segreto che salverà dal male l’isola sospesa nel cielo, o Nausicaa (in ‘Nausicaa della Valle del Vento’) capace di leggere nell’animo di uomini e insetti.
Inoltre c’è l’importanza data ai sentimenti come l’amore e l’amicizia, la critica delle armi, il rapporto dell’uomo con la natura, la passione per il volo e la visione della tecnologia come nemica, rappresentata in ‘Conan’ dalla città-stato di Indastria. E’ qui che vive il dittatore Lepka che vuole impossessarsi del mondo se riuscirà a carpire il segreto dell’energia solare.
Tutti temi che si ripeteranno e si rafforzeranno nei lavori successivi di Miyazaki.
Una caratteristica propria della serie di Conan è, invece, la presenza di battute comiche e le smorfie continue del ragazzino che spingono al riso. Come è possibile non fare il tifo per lui? Se lo ricordate poco o lo amate (come me) ecco la sigla cantata da Giorgia Lepore: