Torna la D’Eusanio. E io sono contenta

Elogiare Alda D’Eusanio è tutt’altro che facile, viste le tante critiche che la presentatrice ha ricevuto nel corso degli anni.
A rovinare la reputazione della “regina delle trasmissioni-tarocco”, come io stessa l’ho definita in passato, è stata ovviamente Striscia la notizia, che ha rivelato come le storie di Al posto tuo fossero null’altro che delle (appassionanti) sceneggiate, con attori dilettanti pilotati passo per passo. Ma Ricomincio da qui ha qualcosa di diverso, a partire dalle storie, reali. Personaggi che non recitano un copione e che raccontano, a volte con timidezza o imbarazzo, altre con un pizzico di vergogna, vicende importanti che hanno vissuto o stanno vivendo. Non sono persone di bella presenza, non parlano a ruota libera come se avessero “studiato”, non si contraddicono se devono ribadire due volte uno stesso concetto.
E’ innegabile che un fondo di esibizionismo ai protagonisti di tali racconti non manchi, ma gli argomenti che vengono trattati in puntata sono (quasi) sempre coinvolgenti e vengono approfonditi con l’elegante aiuto della D’Eusanio.
Ho avuto modo di apprezzare il programma grazie alle repliche estive e devo dire che pochissime volte ho trovato Alda fuori luogo. Anzi, spesso la sua vita personale travagliata è servita a dare una spinta a coloro che si raccontavano e i suoi consigli sono sembrati meno ipocriti di quelli dei cosiddetti “esperti”. Non che Ricomincio da qui sia una trasmissione perfetta ed anzi, avrebbe molti elementi da “livellare” – a partire dal pubblico -, ma la riappacificazione con la tv della D’Eusanio non poteva essere migliore, con un programma che le è congeniale, ben più dei quiz che l’hanno vista silurata dopo poco tempo.
Un gradito ritorno quindi, almeno per me, quello di Ricomincio da qui, che dal 10 settembre proporrà le nuove puntate, dal lunedì al venerdì alle 15.50 su RaiDue.