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Mimun prepara la “rivoluzione d’ottobre”

Il Direttore del Tg5 Clemente Mimun si è confessato in un’intervista rilasciata a Il Giornale 2 giorni fa, rivelandosi più combattivo che mai: la sfida dell’Auditel al Tg1 di Riotta è aperta e Mimun ha voglia di vincerla.Ottobre è il mese chiave, l’avvio delle ostilità, se al Tg1 hanno già messo in cantiere un nuovo

6 Settembre 2007 01:39

Clemente Mimun, direttore del Tg5Il Direttore del Tg5 Clemente Mimun si è confessato in un’intervista rilasciata a Il Giornale 2 giorni fa, rivelandosi più combattivo che mai: la sfida dell’Auditel al Tg1 di Riotta è aperta e Mimun ha voglia di vincerla.

Ottobre è il mese chiave, l’avvio delle ostilità, se al Tg1 hanno già messo in cantiere un nuovo studio e grafica il Tg5 non intende essere da meno e rilancia con una nuova sigla, grafica, studio rinnovati e, cosa più importante tre volti nuovi.
Si tratta delle telegiornaliste Elena Guarnieri e Monica Gasparini da Studio Aperto e Simona Branchetti da SkyTg24.

La coppia Guarnieri-Branchetti era già stata accosta al Tg di Canale 5 da un’indiscrezione di Dagospia particolarmente lungimirante, risalente al Maggio scorso. Elena Guarnieri ha avuto anche esperienze non strettamente giornalistiche, la conduzione di Vite Straordinarie su Rete 4 nell’ultimo periodo e una delle prime edizioni di Sipario qualche anno fa, Simona Branchetti ha meno esperienza, ma entrambe sono fra le giornaliste più “telegeniche” del piccolo schermo. Questo non toglie nulla alla loro professionalità, ma Mimun è una vecchia volpe dei Tg e sa quali tasti andare a premere, la scelta di portarle su Canale 5 ne è solo l’ennesima conferma.
La novità assoluta è Monica Gasparini, volto storico di Studio Aperto, che viene promossa e approda in un Tg “vero”, non ce ne vorrà Giordano visto cosa confeziona quotidianamente.

Nell’intervista Mimun non lascia trasparire un’ossessione per la gara degli ascolti, si mantiene prudente, parlando di “grande squadra di giornalisti con ampi margini di crescita” e si dichiara confortato dal prossimo ritorno del Milionario di Gerry Scotti da contrapporre al traino record per il Tg1 rappresentato dell’Eredità.

Il Direttore non si lascia sfuggire l’occasione di lanciare frecciatine all’avversario (“Altri hanno l’ansia da prestazione“) alternate con autentiche stoccate:

Riotta, con una massiccia iniezione di cronaca, un pizzico di gossip, un innesto di YouTube e l’immancabile notizia ripresa dal Financial Times, ha impresso una svolta più sbarazzina ai suoi notiziari. Io ho virato su una linea più istituzionale. E così se noi insistiamo sui diritti dei cittadini, dai rincari dei prezzi al caso dei lavavetri, non abbiamo interesse per le orge di Cristiano Ronaldo

A leggere queste parole verrebbe da dire “tu quoque…
Vedremo cosa porterà ai telespettatori una guerra impostata su queste basi, la prima impressione è che non sia nulla di buono.