“Kebab for breakfast”, dalla Germania su Mtv
Dopo aver portato in Italia “Lolle”, Mtv punta ancora su una produzione tedesca per l’inizio della nuova stagione. Da stasera, infatti, sulla rete diretta da Antonio Campo Dall’Orto parte la sit-com “Kebab for breakfast” (titolo originale “Turkisch fur Anfanger”, “Turco per principianti”), nata nel 2005 e trasmessa dalla rete tedesca Ard .L’argomento trattato è attuale,
Dopo aver portato in Italia “Lolle”, Mtv punta ancora su una produzione tedesca per l’inizio della nuova stagione.
Da stasera, infatti, sulla rete diretta da Antonio Campo Dall’Orto parte la sit-com “Kebab for breakfast” (titolo originale “Turkisch fur Anfanger”, “Turco per principianti”), nata nel 2005 e trasmessa dalla rete tedesca Ard .
L’argomento trattato è attuale, soprattutto in Germania, dove c’è il più alto numero di cittadini di origine turca, ma l’idea alla base del telefilm potrebbe essere tranquillamente esportata a quasi tutte le nazioni europee.
In un’epoca dove le differenze tra culture vengono spesso messe in risalto e talvolta manca la volontà di conoscere le diversità che ci circondano, sarebbe stato alquanto improbabile che non ne venisse fuori una storia.
Invece che raccontare questa situazione in modo troppo serio, però, Bora Dağtekin (che ha ideato la serie), ha preferito la strada della commedia con dei toni di riflessione, proponendo in un formato leggero come quello della sit-com argomenti che purtroppo non possono essere trattati con lo stesso brio dai telegiornali.
E’ nata così questa comedy, della durata di 25 minuti circa ad episodio (Mtv ne trasmetterà due al giorno alle 20), che racconta la non facile integrazione tra culture attraverso l’integrazione di una famiglia in un’altra.
Il tutto parte quando Doris (Anna Stieblich), psicologa, s’innamora di Metin (Adnan Maral), medico legale turco. I due hanno dei figli: Doris è madre di Lena (Josefine Preuß) e Nils (Emil Reinke), mentre Metin è padre di Yagmur (Pegah Ferydoni) e Cem (Elyas M’Barek). La decisione dei due innamorati di convivere influenzerà anche la vita dei ragazzi, che si ritroveranno così a dover dividere casa con persone e tradizioni a loro sconosciute, verso le quali non sempre avranno buone opinioni.
Ad esempio, Lena non vedrà di buon occhio le usanze e l’atteggiamento religioso di Yagmur, stretta osservante musulmana, fino a temere che possa compiere qualche gesto inconsueto: abituata ad un certo stereotipo che vede in ogni musulmano un potenziale pericolo per la propria sicurezza (soprattutto dopo l’11 settembre), però, Lena col tempo accetterà la nuova situazione, anche se la convivenza non filerà liscia da un giorno all’altro…
Sempre a proposito di stereotipi, il fratello di Yagmur, Cem, indosserà la maschera del “macho a tutti i costi”, convinto che questa sia la carta vincente per avere successo nella vita.
Partendo da un nucleo familiare, “Kebab for breakfast” racconta stereotipi, tradizioni e pensieri di due società diverse, ma non per forza opposte. Il tutto viene condito con una buona dose di ironia e di presa in giro di certi modi di pensare, che fanno di questa serie un prodotto divertente ma allo stesso tempo capace di lasciare un messaggio.
Un mix vincente che ha portato numerosi premi, tra cui il “Prix Italia 2006″ come miglior serie.
Qui in Italia, il massimo dell’integrazione che ci viene mostrato è tra milanesi e romani ne “I Cesaroni”: che sia il caso di buttare l’occhio un po’ più oltre la staccionata?