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Bertinotti sul caso Anno Zero

Dopo la conferenza stampa di Mastella, anche Fausto Bertinotti interviene sul caso suscitato da Anno Zero.Le dichiarazioni del Presidente della Camera, che partono dal caso particolare per arrivare a un più generico invito al confronto su quale debba essere l’effettivo ruolo del Servizio Pubblico – confronto strettamente legato a quella benedetta questione morale che in

6 Ottobre 2007 12:12

Fausto Bertinotti Dopo la conferenza stampa di Mastella, anche Fausto Bertinotti interviene sul caso suscitato da Anno Zero.

Le dichiarazioni del Presidente della Camera, che partono dal caso particolare per arrivare a un più generico invito al confronto su quale debba essere l’effettivo ruolo del Servizio Pubblico – confronto strettamente legato a quella benedetta questione morale che in Italia nessuno ha veramente voglia di risolvere – rimbalzano su agenzie e siti di informazione. Dichiarazioni largamente condivisibili, non fosse che descrivono come attuale un’evidenza di anni.


Si sta facendo torbido in modo preoccupante il rapporto tra la politica e la magistratura e tra la politica e il sistema radio-televisivo. E’ una condizione che nella crisi della politica il Paese e le Istituzioni non si possono permettere. C’è bisogno di mettere fine a queste pericolose turbolenze per riacquistare una trasparenza di rapporti […] Battersi per evitare che un qualsiasi politico come un qualsiasi cittadino possa diventare un capro espiatorio è cosa necessaria e buona.

Nessuno deve essere messo alla gogna. Ma il diritto alla critica in generale e il diritto di criticare la politica nelle sue manifestazioni in particolare è una prerogativa senza la quale un sistema informativo perde la sua validità


Un colpo al cerchio, uno alla botte. Poi l’invito:

Sarebbe bene cogliere l’occasione per avviare nel Paese, con il coinvolgimento delle forze della cultura, degli intellettuali, degli operatori dell’informazione, delle forze politiche e sociali, un dibattito sul ruolo del servizio pubblico in questa difficile fase di transizione che il Paese sta vivendo

Sarebbe bene, sì.
Il Paese, come tutti gli altri paesi, ha bisogno di un servizio pubblico diverso; di inchiesta, informazione; ha bisogno che la televisione possa intrattenere ma anche comunicare nella maniera più corretta possibile, ha bisogno che la censura non sia nemmeno un’ombra.

E questo non perché ritrovo in me una qualche velleità politica, percarità: sono un blogger, la politica la lasciamo a comici e politici. Questo perché, semplicemente, mi sembra l’unico modo sano di intendere una televisione pubblica.