Don Gabriel Garko
Solitamente evito di parlare delle fiction nostrane, a meno che non si tratti di qualche scheda di presentazione. Questo perché, dopo qualche “scottatura”, è nata in me una sorta di ostilità verso questo tipo di prodotti che me ne fa stare ben lontana. Non posso esimermi però dal parlare di un promo che ho avuto
Solitamente evito di parlare delle fiction nostrane, a meno che non si tratti di qualche scheda di presentazione. Questo perché, dopo qualche “scottatura”, è nata in me una sorta di ostilità verso questo tipo di prodotti che me ne fa stare ben lontana.
Non posso esimermi però dal parlare di un promo che ho avuto modo di vedere un paio di giorni fa su Canale5. Si trattava della fiction di prossima messa in onda Io ti assolvo e mostrava Gabriel Garko nelle vesti di prete.
Un prete. Ho sorriso, nonostante si tratti sicuramente di qualche storia romanzata alla Uccelli di rovo. Sì perché Gabriel Garko come prete ha la stessa credibilità che potrebbero avere Martufello come politico e Santi Licheri come doppiatore.
Garko bello lo è senz’altro, affascinante pure. Sono disposta pure a dire che sia un bravo attore, ma “prete” no, per questo ruolo non è proprio adatto.
Non perché i preti non possano essere 1,90, bellissimi, col fisico palestrato e gli occhioni verdi, anzi. Ma semplicemente perché prima di prendere i voti solitamente non lasciano in giro calendari e immagini di sè avvinghiati ad Eva Grimaldi o con gli attributi a penzoloni in qualche film di Tinto Brass. Il che, per carità, mi va benissimo – anzi, consiglio a Garko di fare qualche altro film in deshabillèe, per la gioia di tutte le donne e mia soprattutto -, ma fa venire meno la credibilità per ruoli come, appunto, quello del prete. Se mai il buon Gabriel fosse stato adatto per quel ruolo, cosa che dubito visto quel viso da bello e dannato che si ritrova (la gallery parla da sola).
Non era meglio ricorrere al solito Giulio Scarpati per il ruolo di protagonista? E’ pur sempre una garanzia…
gabriel garko