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Il Processo di Biscardi: 28 anni ma non li dimostra

Il Processo di Biscardi continua a sorprendere. Puoi spostarlo di rete e mandarlo su una con bacino di ascolto minore ma il tifoso di calcio che ama la polemica continuerà ad inseguirlo per non perdersi le discussioni e le rivalità tra opinionisti che ne caratterizzano il programma.Lunedì sera, il Processo di Biscardi, arrivato alla sua

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10 Ottobre 2007 13:31

Reda Lapaite, Aldo BiscardiIl Processo di Biscardi continua a sorprendere. Puoi spostarlo di rete e mandarlo su una con bacino di ascolto minore ma il tifoso di calcio che ama la polemica continuerà ad inseguirlo per non perdersi le discussioni e le rivalità tra opinionisti che ne caratterizzano il programma.

Lunedì sera, il Processo di Biscardi, arrivato alla sua 28° edizione ha raggiunto un record considerevole per Italia 7 Gold: ben tre milioni di contatti.
Per inciso, i contatti sono quei telespettatori rilevati da Auditel che si sintonizzano su un determinato programma per almeno un minuto, quindi non stiamo parlando di ascolto medio che è quello che viene segnalato per le reti generaliste Rai, Mediaset o La 7.

Il fatto però di aver raggiunto tre milioni di contatti, record per l’emittente, è la dimostrazione di quanto seguito abbia questo format ideato da Aldo Biscardi nel lontano 1980 su Raitre, quando ancora il terzo canale della tv pubblica non aveva la diffusione di oggi. Quell’edizione, chiamata per tutto il periodo in Rai “Il Processo del Lunedì“, fu condotta da Enrico Ameri, la voce di Tutto il calcio minuto per minuto, e l’atleta Novella Calligaris. La prima scheda era gestita da Carlo Nesti che oggi è uno dei telecronisti più affermati.

Nell’arco delle varie edizioni, il Processo ha cambiato conduttrici o conduttori mantenendo come punto cardine invalicabile la presenza del presentatore più rosso (di capelli) d’Italia.

Nell’81 fu la volta di Enrico Ameri e Marina Morgan, ex annunciatrice Rai; nell’82 Marino Bartoletti (ideatore di Quelli che il Calcio) e Jenny Tamburi; nell’83 Biscardi decise di lasciare la regia e divenne conduttore con la collaborazione della valletta Daniela Caccia.

Reda Lapaite Nell’84 lo stesso Biscardi fu affiancato da un’altra annunciatrice, Paola Perissi e nell’85 Vanna Brosio.
Nell’87 fu la volta di Stephany e nell’88 la valletta fu nientemeno che Michela Rocco di Torrepadula (attuale moglie di Enrico Mentana ed ex Miss Italia).

Nell’89 condusse una nobile straniera, Ana Maria Van Pallandt e nel 1990, anno dei mondiali in Italia, ci fu Irene Mandelli. Da quell’edizione in avanti il programma lasciò la seconda serata per approdare al prime time alle 20,30 sempre su Raitre.

Nel 1991 arrivò Alessandra Canale, nota annunciatrice, e nel 92 Mariella Scirea, moglie del compianto calciatore della Juventus, Gaetano.

Il 1993 segna l’abbandono di Aldo Biscardi da mamma Rai e l’approdo a quello che si chiamava Tele+2 con l’appellativo “Il Processo di Biscardi“: la conduttrice fu Ambra Orfei che bissò anche nel 1994.

Nel 1995, sempre a Tele+2, arrivò la moglie di Walter Zenga, Roberta Termali e nel 1996 Biscardi lasciò Tele+2 e arrivò a TMC con la partecipazione di Sara Ventura, la sorella di Simona, in diretta dall’Hotel Forte Crest di San Donato Milanese.

Nel 1997 è la volta di Simona Saia. Nel 1998 la prima innovazione: due studi, uno a Milano e uno a Roma. Valletta di Biscardi fu Angelica Russo.

Nel 1999 la valletta, ormai quasi senza parola, fu Michela Bruni e nel 2000 Federica Fontana. Nel 2001 TMC viene acquistato da Telecom e cambia nome in La7. Il Processo resta un programma cardine della rete e la valletta è Anna Rigon.

Nel 2002 è la volta di Vanesa Daniela Villafane e nel 2003 Federica Ridolfi. Nel 2004 arriva Jennipher Rodriguez e nel 2005 , ultima su La 7, è la volta di Debora Salvalaggio, concorrente dell’attuale edizione de L’Isola dei Famosi.

Nel 2006 Biscardi passa a Italia 7 Gold da dove va in onda tutt’ora, quest’anno con la valletta lituana Reda Lapaite.

Un programma che è entrato nella storia televisiva del nostro Paese. Le risse create ad arte o meno, fomentate dallo stesso Biscardi sorpreso dai fuori onda di Striscia La Notizia, sono diventate un cult e non per nulla nell’anno del passaggio a 7 Gold Aldo ha strappato a Telelombardia due degli opinionisti più noti per le loro schermaglie che già partecipavano al Processo.

Tiziano Crudeli, Elio CornoSi tratta di Elio Corno, tifoso interista, e Tiziano Crudeli, sfegatatissimo tifoso milanista che non perdono occasione per beccarsi, per ridere l’uno dell’altro quando la squadra del cuore va male, per sfottersi restando perfettamente consci che trattasi di teatrino, tanto che i due si dichiarano grandi amici.

Nell’ambito tecnico, la SuperMoviola del Processo di Biscardi poi, è molto spettacolare: come in un campo virtuale mostra le azioni più contestate attraverso la computer-graphic. Un accorgimento tecnico importante, introdotto già da parecchio tempo, che richiede un lungo lavoro di preparazione.

Nel suo piccolo, il Processo di Biscardi insomma è un vero e proprio cult; in molti hanno provato a creare talk simili ma senza ottenere mai il clamore e soprattutto il fedele seguito che ogni lunedì ottiene.

Per capire meglio chi siano Elio Corno e Tiziano Crudeli, vi rimando a questo filmato, tratto dagli anni in cui erano entrambi a Telelombardia nel quale entrambi danno spettacolo durante un rocambolesco derby Milan-Inter. Buon divertimento e ancora tanti anni di successi per Biscardone e il suo inimitabile Processo!

[Sito Ufficiale: Il Processo di Biscardi]