Mineo difende Rai News 24 dall’attacco de Il Giornale

Ieri era arrivato l’attacco de Il Giornale contro Rai News 24, il canale all news della Rai, definita “la rete degli sprechi“. A stretto giro la replica del Direttore Corradino Mineo che difende a spada tratta la sua squadra di giornalisti e parla di numeri “infondati“.

Inevitabile, e percepibile anche ad una lettura superficiale dell’articolo, che l’autore Fabrizio De Feo “la butti in politica” criticando la linea “rossa” di Rai News 24, ma le cifre snocciolate in abbondanza sono delle autentiche bordate. 3000 al giorno, questo è il numero medio dei telespettatori che si sintonizzano su Rai News 24 attraverso il decoder di Sky, lo 0.03% di share. Il costo annuo della rete? 35 milioni di euro, 100 i giornalisti assunti.

Mineo, fra il 2003 e il 2006 corrispondente da New York, da parte sua respinge l’accuse al mittente:

Non so da dove tirino fuori quei dati posso dire che la trasmissione del mattino alle ore 8 la guardano mediamente 250 mila persone. Credo che non siano stati conteggiati gli ascolti di quando siamo ‘in chiaro’ su Raitre, degli ascolti sul digitale terrestre, ma se vogliamo anche del successo del nostro sito internet, che il piu’ visitato tra quelli Rai. Tremila ascoltatori e’ un dato inesistente che non ho mai visto.

Il Direttore non ha tutti i torti, Rai News 24 viene trasmessa non solo via satellite, dove finisce nel marasma di canali della pay tv e subisce la concorrenza di Sky TG 24, promosso e pubblicizzato su tutte le reti Sky, ma anche sul Digitale Terrestre e nella notte sull’etere analogico di Raitre. Certo il risultato non può essere considerato esaltante e deve far riflettere sulla effettiva capacità di penetrazione della rete.

L’importante è che non si facciano passi indietro: l’introduzione di un canale all news come Rai News 24, che risale al ’99, è una delle poche sensibili migliorie previste e rese obbligatorie dal contratto di servizio fra l’azienda radiotelevisiva e lo Stato negli ultimi anni. Vanificare un progresso di questo genere sacrificando tutto sul solito altare del conflitto politico fra schieramenti, gelosi dei presunti “feudi” altrui, rappresenterebbe il vero spreco.