Dr. House sostiene Michael Moore? Ma quando mai
“Dottor House contro Bush: sanità per tutti“, così titolava il Corriere della Sera non più tardi di due giorni fa. Nell’articolo di Alessandra Farkas, corrispondente del quotidiano di Via Solferino a New York, veniva spiegato: Il potentissimo magnate conservatore Rupert Murdoch, grande alleato del partito repubblicano, si è ritrovato, suo malgrado, a dare una mano
“Dottor House contro Bush: sanità per tutti“, così titolava il Corriere della Sera non più tardi di due giorni fa. Nell’articolo di Alessandra Farkas, corrispondente del quotidiano di Via Solferino a New York, veniva spiegato:
Il potentissimo magnate conservatore Rupert Murdoch, grande alleato del partito repubblicano, si è ritrovato, suo malgrado, a dare una mano ai candidati democratici nella corsa presidenziale del 2008. In una puntata della popolarissima serie tv «Dr. House», trasmessa dalla sua rete Fox, il carismatico medico Gregory House si è scagliato contro le politiche sanitarie dell’amministrazione Bush, oggi difese a spada tratta da candidati repubblicani quali Rudy Giuliani e Mitt Romney.
Addirittura! Secondo la Farkas sì, anzi, anche di più:
«Michael Moore aveva ragione» (dice il Dr. House), poi ordina «stanze private e costosi esami diagnostici per tutti questi pazienti» e dopo aver alzato il pugno sinistro (nel destro ha il bastone) esclama: «Fight the power», combatti il potere. […] Nessuno, prima del Dr. House, aveva avuto il coraggio di sposare le sue tesi provocatorie in prime time. E anzi, dal New Yorker alla Abc, i media americani sono stati piuttosto inclementi con «Sicko».
Possibile che il personaggio dell’istrionico dottore tanto amato negli States, come nel nostro paese, abbia preso una posizione del genere? La risposta è semplice: assolutamente no.
La giornalista non deve avere esattamente visto (o capito) l’episodio, il sesto della quarta stagione, andato in onda il 30 ottobre scorso dal titolo “Mirror Mirror“, nel quale avviene il dialogo che cita interpretandolo come una sorta di esplicita dichiarazione politica.
La trama, fedelmente alla nostra policy anti-spoiler, non possiamo riferirvela. Vi basterà sapere che l’episodio include uno dei consueti “duelli” fra la Dottoressa Cuddy ed il personaggio interpretato da Hugh Laurie, il quale, per indispettire la sua “superiore“, decide di alimentare un ingiustificato panico fra i visitatori dell’ospedale causando il sovraffollamento della “Clinica” interna.
In quel contesto House, rispettando in pieno il suo stile, si fa beffe della battaglia di Michael Moore per l’assistenza sanitaria garantita agli americani privi di assicurazione disponendo esami e costosissimi comfort a carico dell’ospedale per tutti i pazienti del pronto soccorso convenuti lì per farsi curare una malattia che non esiste.
Insomma, la prossima volta, per evitare questo genere di figure, sarebbe il caso che il Corriere trovasse altri spunti per parlare delle Primarie Presidenziali e/o della Sanità Americana, due argomenti seri ed importanti che non necessitano di una spruzzatina di pasticciato faceto per essere trattati.
Eccovi il brevissimo video (assolutamente spoiler-free) con il dialogo “incriminato”, l’espressione di House chiarisce perfettamente il tono parodistico delle affermazioni.