Manuela Villa al centro dell’Arena: ora i figli illegittimi si riconoscono in tv
Manuela Villa, salvo ribaltoni dell’ultimo minuto, è la vincitrice annunciata dell’Isola dei Famosi 5. E se lo meriterebbe per il carattere, la grinta e la simpatia con cui ha vissuto quest’esperienza, qualità insindacabili a cui va aggiunto il vantaggio di essere sopravvissuta all’Ultima Spiaggia e di godere solo per questo del premio-fedeltà (citofonare Sergio Muniz).Eppure,
Manuela Villa, salvo ribaltoni dell’ultimo minuto, è la vincitrice annunciata dell’Isola dei Famosi 5.
E se lo meriterebbe per il carattere, la grinta e la simpatia con cui ha vissuto quest’esperienza, qualità insindacabili a cui va aggiunto il vantaggio di essere sopravvissuta all’Ultima Spiaggia e di godere solo per questo del premio-fedeltà (citofonare Sergio Muniz).
Eppure, alla stampa questo non basta. Per una volta che Manuelona poteva essere ricordata per com’è, grazie a una genuina imitazione di Lucia Ocone più che a un ridicolo fotomontaggio, ci si sono messe le riviste popolari a speculare sul suo dramma familiare.
Per certi versi è difficile cancellarlo del tutto, considerato che il suo cognome denuncia da sé un’eredità ingombrante…
Ma Manuela ha affrontato l’Isola senza il bigliettino da visita di ‘figlia di Claudio Villa’ e soprattutto, a dispetto di tanti altri figli d’arte, ha un talento canoro che la rende ampiamente degna di considerarsi un’artista.
C’è chi potrà insinuare che abbia speculato in passato sul suo nome, ma se ciò è servito a rendere più popolare la sua voce, allora tanto di cappello a Paolo Limiti che le ha regalato una meritata visibilità.
Ora il punto è un altro: nel tam tam di ritorno sul reuccio della canzone italiana, l’unica vera colpa è di un direttore della carta stampata, peraltro piuttosto gettonato tra i lettori di massa, che è ritornato a pompare la vicenda. Tra mistici appelli del defunto che si dice orgoglioso della figlia dall’oltretomba a fotografie ritoccate che la ritraggono, sempre nello stesso giornale, abbracciata al padre che non ha mai avuto.
E di domenica, a contribuire a questa campagna sensazionale indegna è pure l’Arena di Giletti. Il conduttore gira intorno alla questione, invita l’ex moglie-bambina del compianto cantante (i due si sono sposati quando lei aveva appena 17 anni e Villa era quasi prossimo ai 50) e le sorellastre a dichiarare le ragioni della loro ostilità a Manuela. Perché ora, più che i panni sporchi, sono i figli illegittimi a riconoscersi in tv, dove si lavano le macchie del peccato ante mortem.
Tutti si interrogano sulle ultime volontà della salma, ma nessuno ha il coraggio di individuare il vero colpevole di questo teatrino in un habitué della stessa Arena. Con le sue copertine, aggiunge ogni settimana Di Più un’agiografia blasfema su un rapporto padre-figlia che non c’è mai stato. E per il solo scopo di vendere qualche copia in più.
Così, scattano subito i paragoni in studio con il pargolo mai riconosciuto da Diego Armando Maradona, a sua volta impadronitosi indebitamente dei natali con l’unica variante Jr. Il figlio del Pibe d’Oro, qualche anno fa, partecipò a sua volta a un reality, nello specifico Campioni per ostentare al meglio la sua eredità calcistica e ritrovare così il riscatto mediatico mai avuto.
E vicende simili non sono molto diverse da quelle di altri casi umani, vedi Augusto De Megni che ha vinto il Grande Fratello 6 riciclandosi come rapito sopravvissuto. Anche lui non fece mai cenno alla sua esperienza nella casa, ma di certo non era così ingenuo da illudersi che nessuno ne avrebbe più parlato.
E dunque una domanda sorge a questo punto spontanea. I reietti vip che vedono nel reality una proprietà terapeutica guariscono o aggravano i mali di un’identità seviziata dai media?
In attesa che la Villa smetta i panni della naufraga, intanto, c’è Sandro Mayer che fa le sue veci e quelle del de cuius.