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Bonolis, bordate anti-clericali dopo il caso del corista gay

Non smette di scatenare polemiche il caso di Alberto Ruggin, il ragazzo che partecipando ad una puntata di Ciao Darwin ha palesato la sua omosessualità venendo escluso dal coro della Chiesa che frequentava da anni. La rappresaglia dell’anziano parroco aveva acceso i riflettori sull’intera vicenda, cavalcata dai media con quel pizzico di morbosità che non

26 Novembre 2007 18:07

Non smette di scatenare polemiche il caso di Alberto Ruggin, il ragazzo che partecipando ad una puntata di Ciao Darwin ha palesato la sua omosessualità venendo escluso dal coro della Chiesa che frequentava da anni. La rappresaglia dell’anziano parroco aveva acceso i riflettori sull’intera vicenda, cavalcata dai media con quel pizzico di morbosità che non guasta mai, ma stimolando l’ennesima puntata dell’interessante dibattito sul rapporto della Chiesa Cattolica con l’omosessualità.

La puntata di Otto e Mezzo, tutta dedicata al caso e che potrete trovare qui, ci ha permesso di ascoltare il punto di vista del ragazzo coinvolto, ma anche quello Don Ermis Zegatti (Responsabile Cultura Diocesi di Torino) e del giornalista del Foglio, Camillo Langone, il primo, come recita la sua biografia, a scrivere in Italia una rubrica fissa “sulle messe” su un giornale.

Come ci segnalano i colleghi di QueerBlog, ad infiammare ulteriormente la polemica attorno alla vicenda potrebbe essere il conduttore della trasmissione che ha ospitato l’inusuale “coming out“. Paolo Bonolis è infatti tornato a parlarne in un’intervista pubblicata sul numero di Sorrisi di questa settimana, le sue parole non sono esattamente accomodanti nei confronti della Chiesa.

Perchè chi è gay deve essere discriminato? Perchè non si fanno gli stessi scrupoli se sei vegetariano o romanista? Molti accusano i gay di essere contro natura per il fatto che non procreano. E’ vero, se sei gay non partecipi al processo procreativo perchè non puoi.
Ma tu che lo condanni, se sei vestito da prete non participi al processo creativo perchè non vuoi. Allora, se bisogna cercare una colpa, chi ha più colpa? Chi non può o chi non vuole?

E ancora…

Sembra una vicenda alla Peppone e Don Camillo, ma è la riprova di come la puntata tra etero e gay non fosse pretestuosa. Purtroppo quello dell’omosessualità è un problema quantomai presente e questa, che a me sembra una gran fregnaccia, lo dimostra. Ho deciso di trattare questo tema a Ciao Darwin per farmene beffe. L’omosessualità è un dato di natura trasformato in stereotipo dalle “aziende religiose” e dalle “aziende politiche” che cavalcano le differenze per creare il pericolo e il nemico. Così poi sei portato a farti proteggere da queste aziende

Si tratta di dichiarazioni che renderanno certamente simpatico Bonolis alla comunità omosessuale, chissà come la prenderanno dalle parti del Vaticano.

Paolo Bonolis