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Una fiction sulla vita di Pavarotti

Sono passati pochi mesi dalla morte di Luciano Pavarotti – mesi nei quali non si è mai smesso di parlarne, tra testamenti, voci di corridoio, presunti scoop, querele e molto altro – e spuntano già notizie su una fiction di prossima produzione dedicata al grande tenore.I diritti del libro Big Luciano, biografia di Pavarotti scritta

28 Novembre 2007 11:47

Luciano PavarottiSono passati pochi mesi dalla morte di Luciano Pavarotti – mesi nei quali non si è mai smesso di parlarne, tra testamenti, voci di corridoio, presunti scoop, querele e molto altro – e spuntano già notizie su una fiction di prossima produzione dedicata al grande tenore.

I diritti del libro Big Luciano, biografia di Pavarotti scritta da Alberto Mattioli, sono stati infatti acquistati dalla società dei fratelli Muccino, la Indiana Production, che darà vita ad una serie in sei puntate della durata di 90 minuti l’una, le cui riprese inizieranno l’estate prossima.
Mattioli ed un team di sceneggiatori sono già all’opera e la regia sarà ovviamente quella di Gabriele Muccino. Non si hanno ancora notizie invece sui protagonisti.

Il progetto è ambizioso e punta non soltanto al mercato nostrano, ma anche (soprattutto?) a quello oltreoceano, visto che il pubblico americano ha sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti del tenore e ne ha sempre seguito con interesse il percorso lavorativo, tra opere e manifestazioni benefiche. E probabilmente conosce meno di noi i trascorsi privati del Maestro, dall’infanzia modenese ai risvolti “sentimentali” della sua vita.

Per quanto riguarda il nostro Paese, trovo che la realizzazione della fiction sia prematura, nonostante non si abbiano ancora notizie sulla rete di messa in onda. Siamo reduci da ore ed ore di speciali pomeridiani e serali dedicati a Pavarotti, nei quali abbiamo già conosciuto ogni aspetto della sua vita.
Si sta “battendo il ferro finché è caldo”, ma non è detto che questa sia la strada giusta. Forse sarebbe stato meglio ricordarlo a distanza di qualche anno dalla sua morte, per farlo magari conoscere a chi non ha vissuto gli anni d’oro del grande tenore, fatti di spettacolari duetti, di grandi eventi e di opere (liriche) sensazionali.