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We don’t want the awards

C’è aria di esasperazione e disperazione, nel nuovo sito che ha realizzato la AMPTM, We Want The Wards (vogliamo i premi, lo spettacolo deve continuare).E’ un sito nato da pochi giorni, in seguito a una comunicazione da parte della WGA con cui si faceva sapere che gli sceneggiatori avrebbero boicottato le cerimonie di premiazione dei

22 Dicembre 2007 14:39

We want the awards

C’è aria di esasperazione e disperazione, nel nuovo sito che ha realizzato la AMPTM, We Want The Wards (vogliamo i premi, lo spettacolo deve continuare).

E’ un sito nato da pochi giorni, in seguito a una comunicazione da parte della WGA con cui si faceva sapere che gli sceneggiatori avrebbero boicottato le cerimonie di premiazione dei Golden Globes e degli Oscar, evidando anche di scrivere i testi per gli show.

La AMPTM ha pubblicato anche un documento che spiega perché questo boicottaggio farebbe male solo all’intrattenimento, ma ci sono interessanti scritti, in giro per la rete, che mostrano come sia proprio l’industria mainstream – la stessa contro la quale la WGA sostiene la propria battaglia – a risentire della decisione provocatoria.

Anche perché i membri della WGA hanno le idee molto chiare: il Film Independent’s Spirit Awards, per esempio, non sarà boicottato – sicuramente per il suo spirito indie – e verra condotto da Rainn Wilson (che recita nel ruolo di Dwight Schrute in The Office), membro della WGA. Questo significa una cosa sola: che molte star presenzieranno al Film Independent’s Spirit Awards, e che le stesse magari non si faranno vedere né agli Oscar né ai Golden Globes.