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Buon Natale, cari lettori

Buon Natale a voi, cari lettori.Buon Natale dal sottoscritto e da tutta la redazione di TvBlog. Pensavo di regalarvi, se avete voglia di seguire queste poche righe, qualche riflessione sull’anno appena trascorso, in leggero anticipo rispetto ai bagordi della notte di San Silvestro ma in linea perfetta con il clima da giudizio universale che si

24 Dicembre 2007 19:26

Buon Natale

Buon Natale a voi, cari lettori.

Buon Natale dal sottoscritto e da tutta la redazione di TvBlog. Pensavo di regalarvi, se avete voglia di seguire queste poche righe, qualche riflessione sull’anno appena trascorso, in leggero anticipo rispetto ai bagordi della notte di San Silvestro ma in linea perfetta con il clima da giudizio universale che si palesa periodicamente, nel periodo delle festività natalizie.

Sono riflessioni, queste, a televisione spenta, luci basse, qualche bagliore natalizio, l’attesa per la festa, là fuori, i notturni di Chopin eseguiti da Vladimir Ashkenazy nello stereo. Così, per dar l’idea che c’è una vita, dietro a un tvblogger.

E’ stato un brutto anno, televisivamente parlando. E’ stato un anno in cui la televisione ha risentito abbondantemente, specchio fedele dei nostri vizi e delle nostre virtù – lo dice anche lo spot della Rai per invogliarci a pagare quel benedetto, sempre più inopportuno canone, che la televisione ci somiglia -, della profonda crisi politica e morale che attraversa l’Italia di questo primo decennio del Nuovo Millennio.

E’ stato un anno di promesse e speranze, sostanzialmente un anno di transizione, con le solite battaglie, i soliti programmi, pochi guizzi, un cupo velo di intollerabile indifferenza, un’astrazione quasi paradossale che continua a dipingere la nostra italia come un mondo di lustrini, jingle e paillettes, come se davvero – e qui, alle volte, lo è: il nostro è un blog tematico, no? – il problema principale fosse il bel culo rotondo della nuova velina (ma c’è mai stata una velina con un brutto culo?).

E’ stato un anno di svelamenti che, sul finire, ha mostrato a tutti la nudità del re: in tv ci sono i raccomandati, pensa un po’. Magari la prossima volta qualcuno rivelerà che i reality non sono tutti veri, eh? Ma la cosa più drammatica è la reazione dei più: embé? Non c’è nulla di male.

E’ stato un altro anno di crescita per il satellite, con le generaliste che hanno bisogno di far parlare di loro per farsi pubblicità e che si cannibalizzano e si coalizzano con il potenziale concorrente. E’ stato un anno in cui è tornata la censura, e ci si è censurati persino nel dire che c’è la censura.

Ora, qui, cari lettori, non si crede minimamente che la televisione debba ricoprire un ruolo pedagogico. Né si crede che la piccola scatolina – sempre meno catodica, sempre più lcdistica, plasmatica e chi più ne ha più ne metta. Sempre meno piccola – debba essere solo informazione e approfondimento.

Io credo che la televisione debba essere anche questo, credo che debba essere corretta nei confronti di chi la guarda – è il pubblico, la sua fortuna – e che deve essere d’informazione e d’intrattenimento. E credo che l’intrattenimento possa essere leggero e intelligente al tempo stesso.

Credo. Forse credo in qualche utopia.

Ma credo che difficilmente si potrà fare così, e mentre i miei notturni di Chopin volgono al termine e fuori c’è la festa che aspetta, vi auguro un buon Natale e una buona televisione, per il vostro 2008: non sarà la cosa più importante che c’è, ma è la cartina tornasole dello stato di salute di un Paese.

Buon Natale a voi, dunque. E a tutti i redattori di TvBlog che anche in questi giorni di festa – magari a ritmi un po’ ridotti – provano, come il sottoscritto, a allietarvi, intrattenervi, farvi discutere e riflettere. Facendo quello che sappiamo fare meglio, qui: parlando di televisione.