L’ultimo Padrino: Michele Placido è Bernardo Provenzano
Domenica 13 e lunedì 14 gennaio andrà in onda su Canale 5 L’Ultimo Padrino, la miniserie prodotta da Taodue dedicata alla vita di Bernardo Provenzano, interpretato da Michele Placido, con Daniele Pecci e Nino Frassica. (Qui la fotogallery)Storie di mafia sugli scudi, è questo ciò che si potrebbe affermare dopo il grande successo de Il
Domenica 13 e lunedì 14 gennaio andrà in onda su Canale 5 L’Ultimo Padrino, la miniserie prodotta da Taodue dedicata alla vita di Bernardo Provenzano, interpretato da Michele Placido, con Daniele Pecci e Nino Frassica. (Qui la fotogallery)
Storie di mafia sugli scudi, è questo ciò che si potrebbe affermare dopo il grande successo de Il Capo dei Capi, incentrato sulla vita di Totò Riina da quando era ragazzino fino all’arresto avvenuto per merito del Capitano Ultimo, al recente Io non dimentico con Manuela Arcuri che ha toccato quasi sette milioni trattando delle stragi di camorra. Proseguendo su questo filone, va in onda L’Ultimo Padrino, il secondo di una trilogia prodotta da Pietro Valsecchi dedicata alla criminalità organizzata (secondo Tv Sorrisi e Canzoni si starebbe scrivendo un terzo capitolo dedicato ai boss USA che decidono di tornare in Italia per riprendere il potere che avevano un tempo).
Il cast de L’Ultimo Padrino, che vede per la prima volta alla regia di una fiction televisiva il bravo Marco Risi, vede come detto Michele Placido nei panni del boss, Daniele Pecci in quello di Roberto Sanna, il poliziotto che poi lo catturerà, e tra gli altri Micaela Ramazzotti, Nino Frassica, Francesco Benigno (indimenticato protagonista di Mery per sempre), Marco Leonardi, Marco Guadagno e Imma Piro.La sceneggiatura è di Stefano Bises con Leonardo Fasoli e Stefano Rulli (autore tra gli altri de “La Piovra“).
L’ultimo Padrino è la storia del “Gruppo Duomo“, i migliori uomini con un unico obiettivo: catturare l’uomo più latitante della storia del crimine, appunto Bernardo Provenzano. Dopo la cattura di Riina il potere viene dato a Bernardo Provenzano, l’uomo che partendo da Corleone come il predecessore Capo dei Capi, è arrivato in alto alla cupola mafiosa facendo fuori uno dopo l’altro i concorrenti e partecipando attivamente alle stragi e agli omicidi che hanno segnato la storia dell’Italia negli ultimi anni, dall’attentato di Capaci in cui morì Falcone, a quello di Via D’Amelio in cui perse la vita Paolo Borsellino, agli innumerevoli ai danni dei politici e agli uomini dello Stato che si contrapposero al potere di Cosa Nostra.
Provenzano deve far fronte ad una Cosa Nostra indebolita dallo Stato in seguito alle stragi di fine anni 80 e alle rivelazioni dei pentiti, ma riesce a ricostruirla abbandonando attentati, omicidi ma lavorando nell’ombra. Inizia a creare relazioni con il potere economico, politico e criminale e in poco tempo la mafia siciliana torna ad essere potente anche forse più di prima. Del boss di Cosa Nostra si sa poco proprio perchè ha sempre lavorato sulla sua invisibilità, si conosceva al massimo una sua foto sbiadita di cinquant’anni fa ma niente di più. Gli stessi pentiti rivelavano di tutto ma niente relativo al capo della cupola, del quale non si conosce dove abiti, che faccia abbia assunto e come faccia a gestire il potere senza mai apparire.
Proprio perchè costantemente invisibile, la Polizia decide di creare il Gruppo Duomo, un gruppo per l’appunto di investigazione speciale formato dai 25 migliori uomini sulla piazza, pronti a tutto pur di consegnare alla giustizia il capo della mafia. Bernardo Provenzano, grazie a questa “intelligence” verrà catturato l’11 aprile 2006; nel luogo in cui si nascondeva sono stati trovati audio cassette di cantanti italiani e anche la colonna sonora del Padrino di Francis Ford Coppola.
Dopo il successo del Capo dei Capi un’altra storia da seguire tutta d’un fiato con una magistrale interpretazione di Michele Placido per conoscere come si è evoluta la vita di Provenzano dalla cattura di Riina fino al suo arresto. Un esperimento che ha già suscitato polemiche, così come avvenuto per la fiction con Claudio Gioè e Daniele Liotti. Il regista Marco Risi che aveva lavorato con Valsecchi in occasione di Mery per sempre, tra le altre cose ha affermato:
“Quello che mi ha interessato, subito, de L’ultimo padrino è stato il confronto fra
due solitudini: quella di Provenzano e quella del vicequestore che gli da la caccia.
Uno al comando della più grande organizzazione criminale e l’altro al comando di un
gruppo di uomini che quell’uomo deve catturare. Per il bene delle Istituzioni e per il
bene dello Stato.”
Appuntamento quindi domenica e lunedì in prima serata su Canale 5. Segue un’ampia gallery dedicata a L’Ultimo Padrino.