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Bambini e televisione – Campagna del Ministero

A partire dal 10 gennaio, la Rai lancia una nuova campagna televisiva dedicata al rapporto fra i minori e la televisione. Si tratta di uno spot della durata di 37″ – già visibile su internet collegandosi a questa pagina ufficiale del Ministero della Comunicazione – il cui slogan è quello dell’immagine: Bambini e Televisione: meglio

3 Gennaio 2008 20:27

Bambini e televisione A partire dal 10 gennaio, la Rai lancia una nuova campagna televisiva dedicata al rapporto fra i minori e la televisione. Si tratta di uno spot della durata di 37″ – già visibile su internet collegandosi a questa pagina ufficiale del Ministero della Comunicazione – il cui slogan è quello dell’immagine: Bambini e Televisione: meglio non distrarsi.

Sul sito del Ministero si legge:

L’invito ai genitori, alle famiglie ed agli educatori è quindi quello di accompagnare i bambini nella visione di tali contenuti, guidandoli ad una loro corretta comprensione. La nuova campagna televisiva dedicata al rapporto tra minori e TV, è una diretta applicazione del nuovo Contratto Nazionale di Servizio 2007-2009 [il link è della redazione] voluto dal Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, e sottoscritto dalla Rai il 5 aprile scorso.


Il testo dell art. 7 del Contratto di servizio, quello relativo alla tutela dei minori, si può leggere dopo il salto.

Tutela dei minori (art. 7) : La terza questione di un certo rilievo riguarda la tutela dei minori, argomento su cui negli ultimi anni è stata prodotta una normativa complessivamente adeguata, ma che ha sempre bisogno di essere precisata e ulteriormente articolata. In particolare, l’obiettivo è che la RAI svolga il ruolo di «prima della classe» nel campo della tutela dei minori, e non sia una televisione tra le altre. Vengono, al tal fine, introdotti: il divieto di interruzione pubblicitaria nei programmi per bambini di durata inferiore ai 30 minuti e nei cartoni animati; l’obbligo di un segnale permanente di riconoscimento dei programmi non adatti ai minori (sapete che questi segnali affiorano nella parte iniziale dei programmi, ma non restano normalmente in permanenza); il divieto di far comparire, nella pubblicità diffusa nelle fasce protette, i personaggi dei cartoni (per evitare l’effetto richiamo che la loro apparizione produrrebbe sul giovanissimo pubblico); il divieto di trasmettere il trailer dei programmi consigliati agli adulti nelle fasce orarie 7-9 del mattino e 16-20 del pomeriggio; l’obbligo in capo a Rai di realizzare nella fascia oraria compresa tra le ore 16 e le ore una quota di programmazione di intrattenimento per i minori e di formazione ed informazione per l’infanzia e l’adolescenza non inferiore al 10 per cento della programmazione annuale tra le 7 e le 22,30 (favorendo una fascia di cd. “TV dei ragazzi”).