Milingo “censurato” a Buona Domenica? La replica di Cesare Lanza
Ci sono due modi per far parlare della domenica televisiva: o seguendo la strada del trash di bassa lega o facendo scalpore con temi altrettanto scottanti. Buona Domenica inizia a optare per la seconda soluzione, da quando il paternalismo impegnato di Giletti le dà filo da torcere nella prima parte. Non bastano più le Bettarine
Ci sono due modi per far parlare della domenica televisiva: o seguendo la strada del trash di bassa lega o facendo scalpore con temi altrettanto scottanti. Buona Domenica inizia a optare per la seconda soluzione, da quando il paternalismo impegnato di Giletti le dà filo da torcere nella prima parte. Non bastano più le Bettarine per controbattere la concorrenza sul piano degli istinti primordiali. Non ce n’è neanche per l’ospite di punta Bonolis, che nulla può contro i sermoni a sfondo sociale dell’Arena più puritana della tv.
Per risalire la china dei media, e attirarne nuovamente l’attenzione, è stato cavalcato un nuovo filone: quello della Chiesa che fa scandalo. Roba che scotta, a tal punto da essere giudicata scomoda ancor prima della messa in onda. Notizia calda del giorno, infatti, è quella che vede Emmanuel Milingo, ex vescovo scomunicato dal Vaticano per aver ordinato 4 preti sposati, escluso dalla prevista apparizione televisiva fissata domani su Canale 5. Così riferisce un suo stretto collaboratore:
“Avevamo concordato l’esclusiva con Mediaset fin dall’arrivo di Milingo a Roma ma giovedì sera la partecipazione a Mediaset di monsignor è stata bloccata. Dicono sia arrivato un ordine dall’alto da Milano. Anche gli stessi autori sono rimasti sorpresi. Dietro la decisione di Mediaset potrebbe esserci anche un intervento del Vaticano che ha deciso di bloccare l’apparizione pubblica del vescovo ribelle”.
Come rilevato da un collega di Blogosfere, nella vicenda è intervenuto sul suo sito anche Cesare Lanza, autore di Buona Domenica, manifestando un netto disappunto verso il quotidiano Repubblica per aver travisato le sue parole:
“Le parole ‘censura violenta e inaudita’, che appaiono tra virgolette non appartengono nè al mio linguaggio nè a ciò che penso. Mi sono limitato a confermare quanto già risultava a Repubblica: è esatto che l’intervento di Milingo è stato annullato in conseguenza di una disposizione arrivata da Milano. Non ho affatto chiamato in causa Massimo Donelli. E’ esatto che vorrei conoscere le motivazioni della decisione. Di argomenti importanti come censura, contenuti dei programmi televisivi, ecc., sono disponibile a parlare, come ho già fatto in varie occasioni senza mai tirarmi indietro, a condizione che sia riportato con precisione ciò che penso. Ad esempio, penso che il malessere esistente nella Chiesa a proposito di vecchie e nuove esigenze, espresse da alcuni suoi sacerdoti e rappresentanti, è un argomento nobile, importante, di alto profilo: sarebbe stato trattato con oggettività, con rispetto assoluto della Chiesa e dei suoi fedeli, senza compiacenze nè ostilità pregiudiziali verso il discusso monsignore. Milingo, innegabilmente, è un personaggio su cui è incentrata da anni l’attenzione dei mass media internazionali, già ospite in passato di Canale 5 e di Buona Domenica: la sua complessa vicenda è ritornata di attualità, discuterla nel nostro pomeriggio sarebbe stato (a mio ovviamente opinabile, come tutto peraltro in televisione, giudizio) un arricchimento per la trasmissione e per un’alta percentuale di pubblico, sicuramente interessato. Mi sembra dunque opportuno ricordare che, per la scelta di ciò che si manda in scena a Buona Domenica, di cui sono responsabile, o in altri programmi, di cui io sia stato o sia autore, rispondo per quanto mi riguarda solo a quattro riferimenti: l’editore, che mi ha dato l’incarico; il pubblico, che può bocciare o approvare le scelte; la mia coscienza; e, last but not least, le leggi – che pur esistono in questo Paese, anche se spesso non sembra. In questo caso, a proposito della partecipazione di Milingo, pur essendo di opinione diversa, mi sono responsabilmente adeguato a ciò che ha chiesto l’editore”.
Dal canto suo l’ex-vescovo riferisce di non essere rimasto sorpreso per la cancellazione della diretta. E, proprio quest’oggi, è avvenuto un incontro che fa pensare a una strana ironia della sorte: quello tra lo stesso Milingo e Don Sante Sguotti, habitué del salotto di Paola Perego nonché al centro di un’analoga eco giornalistica (è sospeso ‘a divinis’ dopo aver rivelato di avere avuto un bambino, che ora ha 18 mesi, con una parrocchiana). E’ proprio vero che Dio li fa e la tv li “accoppa”…