Una serata Gay e Bisex su Mtv: prima Adinolfi poi Tila Tequila
Mtv dedica, con tutta probabilità senza che vi sia una scelta coerente e ricercata, la serata televisiva di questo venerdì a temi legati al mondo dell’omosessualità. Il modo per farlo è duplice e rispetta la doppia impronta dei programmi in onda sulla versione italiana dell’ormai ex canale musicale. Alle 21 il talk show del blogger/giornalista/politico
Mtv dedica, con tutta probabilità senza che vi sia una scelta coerente e ricercata, la serata televisiva di questo venerdì a temi legati al mondo dell’omosessualità. Il modo per farlo è duplice e rispetta la doppia impronta dei programmi in onda sulla versione italiana dell’ormai ex canale musicale. Alle 21 il talk show del blogger/giornalista/politico Mario Adinolfi, Pugni in tasca, affronterà il delicato argomento dei rapporti fra l’omosessualità e la religione cattolica.
Fra gli ospiti Giuseppe Pecce, gay cattolico vicino alla Chiesa vetero-cattolica di Utrecht, le comunità che si separarono nel 1870 dalla Chiesa cattolica romana in seguito al rifiuto di accettare il dogma dell’infallibilità papale e che oggi praticano matrimoni gay e consentono il sacerdozio femminile, e direttore di un coro sui generis composto da gay, lesbiche e trans. Il dibattito dovrebbe essere particolarmente interessante proprio grazie alla presenza di qualcuno che possa parlare di questa piccola realtà, sconosciuta alla gran parte degli italiani.
Alle 22.35 andrà invece in onda A Shot at Love with Tila Tequila, protagonista la ex “sconosciuta” che deve il suo successo alla sua presenza su MySpace. Di lei avevamo già parlato dedicandole una fotogallery. Il programma, sostanziamente un reality, vede 16 uomini e 16 donne che si sfidano nel tentativo di conquistare la modella notoriamente bi-sex. Non sarà esattamente un “capolavoro”, un po’ come tutti i reality esportati in italia da Mtv nel suo nuovo corso poco legato alla musica, ma comunque ha il merito di mostrare l’omosessualità in tv senza che questa sia un elemento fuori dall’ordinario.
Via Queerblog