I genitori americani contro Dexter
C’era da aspettarselo. Una serie come “Dexter” non poteva passare inosservata davanti agli occhi dei genitori americani, sopratutto quelli appartenenti al Parents Television Council, associazione no-profit fondata 13 anni fa per difendere i piccoli telespettatori.Con l’arrivo del telefilm sulla Cbs il prossimo 17 febbraio, infatti, non sono mancate le polemiche e la richiesta ufficiale al
C’era da aspettarselo. Una serie come “Dexter” non poteva passare inosservata davanti agli occhi dei genitori americani, sopratutto quelli appartenenti al Parents Television Council, associazione no-profit fondata 13 anni fa per difendere i piccoli telespettatori.
Con l’arrivo del telefilm sulla Cbs il prossimo 17 febbraio, infatti, non sono mancate le polemiche e la richiesta ufficiale al network da parte dell’associazione di rinunciare alla messa in onda di uno dei telefilm più popolari degli ultimi anni.
Motivo della richiesta – prevedibile- è che la serie, avendo come protagonista un serial killer, non sia adatta ad un pubblico generalista, il quale potrebbe rimanere scioccato dalla vicende interpretate da Michael C. Hall. Sempre l’alto contenuto forte portò la stessa associazione a chiedere, qualche anno fa, un intervento su “Nip/Tuck”, altra serie che per temi e protagonisti dà il suo bel filo da torcere ai genitori conservatori.
Dubito che la Cbs accetterà questa richiesta: non solo il telefilm pare andrà in onda in una versione rieditata per la rete, ma ha già dimostrato così alte potenzialità sul via cavo (portando nuovi record a Showtime) che lasciarsi sfuggire un successo del genere (soprattutto in questo periodo di magra per le serie tv) non sarebbe ammissibile.
In Italia la serie va in onda su Fox Crime, ma quando (e se) arriverà sulle nostre generaliste –Italia1 in pole position-, che farà il Moige?
[Via YahooTv]