Home Notizie VIENI AVANTI CRETINO, TI VOGLIONO CASTRA…TIRA FUORI LE PA…

VIENI AVANTI CRETINO, TI VOGLIONO CASTRA…TIRA FUORI LE PA…

Lo so, il titolo è impertinente. Ma non è improvvisato. E’ il risultato di lunghi ripensamenti. Credetemi. Ne va del vostro e del mio umore. C’è d’avere paura. I criminali sono in azione, affilano i coltelli sotto le scrivanie. Chi li fermerà? Rigagnoli di sangue corrono fra i corridoi, rigagnoli che diventano torrenti… Un momento

3 Febbraio 2008 17:29

vieni avanti cretinoLo so, il titolo è impertinente. Ma non è improvvisato. E’ il risultato di lunghi ripensamenti. Credetemi. Ne va del vostro e del mio umore. C’è d’avere paura. I criminali sono in azione, affilano i coltelli sotto le scrivanie. Chi li fermerà? Rigagnoli di sangue corrono fra i corridoi, rigagnoli che diventano torrenti…
Un momento di pazienza.
Sono seduto a Tv Talk accanto a Gene Gnocchi e subito dopo di lui, nelle nostre seggioline rosso sangue di plastica, c’è Simonelli. I due sono simpaticamente innamorati l’uno dell’altro , ma non è questo il tema della trasmissione. Il tema oscilla fra la satira e la comicità. Faccio subito questa distinzione perchè non si tratta della stessa pratica televisiva. Burocratica per burosauri.
Senza impancarci a far teorie, per capirci, è meglio fare dei nomi. La satira è la minestra servita (quando possono farlo) in tavola video dai fratelli Guzzanti (tutte e tre, e tavolta, ieri, malinconicamente, anche il papà), Daniele Luttazzi, Crozza, Littizetto, Bertolino, Albanese, il gruppo di satirici soi-disants del Bagaglino, Paolo Rossi e altri. Qualcuno potrebbe eccepire sulla presenza nell’elenco -volutamente incompleto- del Bagaglino, ma che volete farci: questi signori si presentano così. Del resto, provano che nella satira italiana in tv è insito un equivoco: se si parla di politica si tratta di satira. Basta la solita imitazione del sor tale, deputato o senatore o portaborse e borsaro bianco nero rosso, per far scattare il coro: è politica! ridendo si castigano…Poi vai a vedere e i castigati in genere sono felicissimi di essere castigati: tutta pubblicità gratis a spese dell’abbonato Rai o degli spot sul tv commerciali o paretali o parac…
A metà strada ci sono gli strisciatori delle notizie capitanati da Greggio o le iene ridens che non fanno ridere.
Chi sono i comici? Lino Banfi e Boldi sono sicuramente dei comici e si rifanno alla tradizione del “vieni avanti cretino” . All’appello ormai rispondono non solo comici ma dirigenti della tv e critici della tv, più un corteo corredo di opinionisti e beati poveri di spirito. Ma io qui non voglio fare altri nomi, anzi ne voglio fare solo due: Fiorello e Gene (che è seduto vicino a me). Per non confondere.
Gene è un comico, vuole far ridere o almeno far sorridere bene come Fiorello senza star a badar troppo alla politica, ai politici, ai loro sodali o corteggiatori. E’ un comico, o se preferite un uomo di spettacolo (come Fiorello) che ha una vita serena e tranquilla. Non scalpita troppo.Non esce sui giornali, non si fa epurare e non ha la protervia spesso aggressiva da tornaconto degli epurati doc. Tifa per il Parma, di cui è ancora tesserato e percepisce un magro stipendio. Non abita a Milano, dove arriva solo a lavorare, e torna volentieri dalle sue parti, a Fidenza, perchè non vuol smettere di mangiare la polenta.
Perchè insisto su Gene? Perchè mi è sempre piaciuto, ho ricavato suoi spunti per “Viziati 1 e 2”, ama la letteratura buona (oggi legge meno perchè latita, almeno quella italiana) e scrive pagine di sapore. Ha gusto per il paradosso e la birbonata gentile.Ha abbandonato “Quelli del calcio”, non polemizza con la Ventura che non deve essere un tipetto facile con cui collaborare e soprattutto far da spalla, ha chiuso la bella esperienza di “La grande notte” e attualmente si esibisce in “Artù”.
Parlando a Tv Talk di lui e di Fiorello (che ha chiuso con successo le sue uscite lampo o lampone su Rai1 per ritrovarci alla radio) faccio il nome di Antonello Falqui che sulla stampa ha avuto parole d’elogio per Fiorello e ne ha lodato la duttilità. Queste parole mi suggeriscono un’idea. Che mi sta a cuore e che mi torna alla bocca dal profondo stomaco dell’anima.
Gene e Fiorello, comici o no, a me fanno ridere o sorridere, sono attori che la tv oggi valorizza poco e male. Li spende a frammenti. Fiorello accetta , da giovane avvertito e generoso: cerca di aiutare come può a correggere le timidezze o le insensibità dei dirigenti tv, di far briciole o briciolone per ridurre il danno a stesso in tv. Si rilancia a piccole dosi, piccoli tiri di coc…dopo il tg.
Gene, il polentone, calciatore pensionato, persona viva e ragionante, viene ” anche lui” usato qua e là, dopo pranzo o prima di andare a dormire. Sono usi o abusi che trasmettono una sottovalutazione dei due talenti, e di altri nomi che al momento non faccio per non rubare altro spazio.
Parlo della faccenda con Paolo Beldì, bravo, regista di Gene e non solo, dopo una sua telefonata in cui mi chiede: sei sicuro che Falqui potrebbe essere la persona giusta per rilanciare la comicità in tv? No, non lo sono. Falqui è uomo di altri tempi, altri registi hanno saputo fare o anticipare un uso aggiornato ed efficace della comicità.
Ecco il punto. Bisogna andare avanti. Servono alcune cose per far sì che torni in primo piano la comicità non inquinata da satirici allo sbaraglio, solipsisti, alla ricerca di scoop e di vittimismo. Servono dirigenti illuminati che investano fiducia e soldi, testi e palinsesti,che sappiano promuovere spettacoli veri nuovi che offrano occasioni tali da sfruttare in pieno le risorse del Siculo Rosario e dell’Emiliano Gene, geni discreti e non ancora manipolati (ma la minaccia è dietro l’angolo).
Dunque, la speranza è questa: che finisca la castr….ione dei dirigenti e che i due talenti qui indicati, ma ce ne sono altri, tirino fuori le pa…e strappino occasioni serie, quelle occasioni serie che facciano divertire e che ricordino un fatto importante: l’intrattenimento è un valore in sè, non lasciamolo in mano ai lamentosi o ai piccoli bagagli.
ITALO MOSCATI