Il Trio riparte dalle… intercettazioni telefoniche
C’è davvero tanta attesa – almeno da parte mia – verso il ritorno in tv, l’8, il 15 e il 23 marzo, del mitico Trio formato da Tullio Solenghi, Anna Marchesini e Massimo Lopez. Chi ne ha amato gli esilaranti sketch, chi trovava del genio creativo nelle loro esibizioni, chi seguiva determinate trasmissioni solamente per
C’è davvero tanta attesa – almeno da parte mia – verso il ritorno in tv, l’8, il 15 e il 23 marzo, del mitico Trio formato da Tullio Solenghi, Anna Marchesini e Massimo Lopez. Chi ne ha amato gli esilaranti sketch, chi trovava del genio creativo nelle loro esibizioni, chi seguiva determinate trasmissioni solamente per i loro momenti, non può che pensare a questo ritorno (fortemente voluto) con un pizzico di emozione.
L’attesa è tanta, dicevo, ma nel contempo purtroppo la possibilità di rimanere delusi è direttamente proporzionale. Lo è perché i tempi sono cambiati, e la comicità che 15-20 anni fa faceva ridere a crepapelle, ossia quella spesso colta e quindi non semplice ed immediata, oggi ha lasciato il posto ad una comicità che potremmo definire più “zelighiana”, con battute dirette ed asciutte.
Sono però fiduciosa riguardo alla capacità del Trio di rinnovarsi, di svecchiare il repertorio e proporre qualcosa che non sia solo al passo coi tempi, ma in qualche modo anche rivoluzionario. E segnali di modernità arrivano già dagli spot del “prossimamente” in onda in questi giorni, che ho avuto modo di vedere con piacere: niente immagini o volti, ma una semplice scritta “intercettazione telefonica” e le voci di Solenghi e Lopez – non immediatamente riconoscibili – che, sottovoce, parlavano di un non meglio identificato “ritorno”.