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Dalla tv al cinema: Arrested development

Gli scambi tra tv e cinema sono quasi all’ordine del giorno: già vi abbiamo parlato di probabili versione telefilmiche di “Thank you for smoking” e “Hitch”. Questa volta, invece, potrebbe essere una serie tv a fare il salto dal piccolo al grande schermo.Fonti non ufficiliali parlano infatti di numerosi incontri avvenuti tra l’ex-Richie Cunningham Ron

14 Febbraio 2008 14:00

Ti presento i mieiGli scambi tra tv e cinema sono quasi all’ordine del giorno: già vi abbiamo parlato di probabili versione telefilmiche di “Thank you for smoking” e “Hitch”. Questa volta, invece, potrebbe essere una serie tv a fare il salto dal piccolo al grande schermo.

Fonti non ufficiliali parlano infatti di numerosi incontri avvenuti tra l’ex-Richie Cunningham Ron Howard e Mitchell Hurwitz (già all’opera su “Perfetti ma non troppo”), produttori della serie “Arrested development”, da Italia1 tradotta in “Ti presento i miei”, in vista di un suo adattamento cinematografico.

Il telefilm, andato in onda per due anni nell’estate della rete giovane Mediaset (che non ha mai trasmesso la terza ed ultima stagione, conclusasi nel 2006), in un mix di comicità e surrealtà, raccontava le vicende della sgangherata famiglia Bluth.

Michael (Jason Bateman, appena visto al cinema in “Mr. Magorium e la bottega delle meraviglie” e vincitore di un Golden Globe), il figlio più “normale” dei quattro avuti da George (Jeffrey Tambor) e Lucille (Jessica Walter), decide di allontanarsi dai capricciosi parenti -che per vizi ed abitudini strambe andrebbero d’accordissimo con i Darling di “Dirty sexy money”-.

L’arresto del padre per abuso di beni della società di famiglia lo costringe però a rivedere i suoi piani ed a restare a dare un mano nelle faccende economiche dei problematici fratelli, dall’aspirante mago Oscar (Will Arnett), la viziata Lindsay (Portia de Rossi, che in Italia è conosciuta per essere stata nel cast di “Ally McBeal” nel ruolo di Nelle Porter), al complessato Buster (Tony Hale).

In più, Michael deve badare alla crescita del figlio George-Michael (Michael Cera), temendo possa venire influenzato negativamente dalla famiglia, in primis dalla nipote Maeby (Alia Shawkat).

Ogni episodio diventa spunto per situazioni comiche ma non scontate: per ridere si devono conoscere i personaggi, le loro manie, e le situazioni in cui sono coinvolti che, quasi sempre, alla fine riguardano altri protagonisti e vengono fatte intrecciare alle altre storie molto abilmente, così come vengono inserite alcune guest star come Henry Winkler (il mitico Fonzie di “Happy days”) e Liza Minnelli (l’amica di Lucille nonchè amante di suo figlio Buster).

Bateman ha dichiarato di essere stato contattato dal produttore Hurwitz, e che una “reunion” dei Bluth è in corso in questo periodo. La regia sarebbe affidata al pluripremiato Howard, mentre il termine del wga strike dà il potenziale via libera alla stesura di una prima sceneggiatura.

Il plot ben si adatta ad una versione cinematografica, visti anche i precedenti sul grande schermo (come, ad esempio, ” I Tenenbaum”). Nonostante questo, rimane un peccato che non ne siano state prodotte altre serie, e che in Italia quella conclusiva non sia ancora arrivata.

[Via YahooTv]

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