Home Notizie SEX IN RADIO E TV: I MANDRILLI STUPIDI SONO SEMPRE SVEGLI, PERO’…

SEX IN RADIO E TV: I MANDRILLI STUPIDI SONO SEMPRE SVEGLI, PERO’…

Lo so, il titolo va le per spicce. Ma pensateci. La radio e la tv, o la tv e la radio- quelle generaliste- in tema di sesso vanno con i piedi di piombo ma sono sempre in erezione.Erezione nel senso le tv generaliste ,con i loro dirigenti, adorano da mandrilli o mandrillissimi -come riferisce il

28 Marzo 2008 21:12

remo gironeLo so, il titolo va le per spicce. Ma pensateci. La radio e la tv, o la tv e la radio- quelle generaliste- in tema di sesso vanno con i piedi di piombo ma sono sempre in erezione.Erezione nel senso le tv generaliste ,con i loro dirigenti, adorano da mandrilli o mandrillissimi -come riferisce il gossip- le tette e i culi,e addestrano gli operatori di macchina, specie quelli delle stady-cam, a puntare sulle une e sugli altri,senza posa, senza coitus interruptus. Mica lo fanno per malizia, no, lo fanno solo per pedagogismo imitativo. Il mondo, comprese le riviste di news and politics, è riguargitante di foto, di you and all people tube, e di internet saturo di calendari con bigonce e sacchetti di flesh, perchè non seguire l’andazzo? E infatti le tv generaliste lo seguono, azzo, volentieri, mentre con l’argent uno qualunque di noi o di loro può pagarsi una pay o un pip in vendita hard. Punto e a capo.

Per caso, davvero per caso, mi sono imbattuto in queste mattine nella lettura che l’attore Remo Girone fa su Radio3Rai del “Bell’Antonio” del grande scrittore catanese Vitaliano Brancati, un romanzo come ce ne sono pochi nel nostro Novecento e che fu trasferito/un poco tradito (ma non c’è da far scandalo) in film nel 1960 di Mauro Bolognini, protagonista Marcello Mastroianni.

Una lettura straordinaria. Uno spettacolo di parole che suscita immagini, scavalcando il pur bravo Bolognini, portandosi tra le braccia fragile e disperate di Brancati. La storia forse la sapete. E’ quella di un giovane sicialiano, bellissimo, che seduce anche solo con uno sguardo, anche solo con la sua presenza, tutte le donne che incontra. Le incontra dovunque, persino in chiesa e qui i lampi di attrazione sotto i fazzoletti che coprono i volti delle donne de Zizilia diventano roventi al punto di far incaz…pardon arrabbiare il parroco che dice la sua omelia a fedeli distratti, distrattissimi.

Girone è un amico, un attore di grande talento. Ho detto amico perchè lo conosco da tempo e, anche se non ci vediamo molto (rifuggiamo entrambi la mondanità kafonal illustrato da Dagospia), quando ci incontriamo, ci bastano poche parole per intenderci. Lo ricorderete nelle sue numerose bellissime interpretazioni. Io lo voglio ricordare, per quanto mi riguarda, in due. Una edizione del “Bel indifferente” di Jean Cocteau, di almeno venticinque anni fa, in cui il giovanissimo Remo (che è in origine un piè noir, ossia un italiano nato nel nord Africa) recitava il ruolo di un seduttore già ultraseducente al cospetto di una donna che non si spiegava la distrazione di lui, la sua disaffezione di fondo, offensiva, tale da far sentire una donna di essere “solo” uno strumento di piacere (o forse no) . un rovello che, bisogna riconoscerlo, non è da poco in ogni epoca, la commedia di Cocteau ha i suoi annetti.
L’altro ricordo che voglio…ricordare richiama in vita il personaggio del mafioso impomatato, secco, duro, freddo, indifferenze all’assassinio perchè convinto di doverlo praticare per un bisogno interiore e per il gusto di farlo al cospetto del colto e dell’inclita (e cioè del pubblico della tv) di una delle prime puntate della “Piovra”. Bravo, bravissimo. (E il bis?).

Veniamo al dunque. Ho ritrovato un innesto tra i due ricordi nella lettura del romanzo di Brancati che racconta con finezza ed eleganza dello struggente dolore di un giovane bellissimo che, al momento buono, alla prova del bed prima del breakfast, scopre di non farcela,e a volte -rare- invece di farcela; ovvero lotta continua (e misteriosa) con l’erezione, ora pro lei ella e per lui ; e infine soprattutto per lei che per avventura o disavventura attende.
Girone è spettacoloso. La puntata che gli è riuscita meglio, a mio parere, è lo spettacolo del racconto allo zio (appartenente al generone dei mandrilli senza fallo, nel senso che non sbagliano un’occasione) di come e quando il Bel Antonio ha scoperto il suo funzionamento a tre velocità: zero assoluto, appassimento congenito, esplosione eruttiva come il faut(chiederò per cellulare a Cocteau, nel paradiso dei gay, se l’espressione verbale è corretta). Una pagina forte, appassionata, significativa, dolorosa, e pardon umana.

So che dire “umana” è un’espressione insolita e oseè (stasera mi viene i francese erroneo) nel campo della desolazione sessuale in radio e in tv, generalista, satellare, cavo o pay for fuck with immagination (adesso arriva l’english). So che non si fa o non si dovrebbe fare. Ma la lettura di Remo, piena di sfumature e di delicatezza, turgida di passione e intelligenza, è giunta alle mie orecchie e al resto del corpo come sana riparazione rispetto alla omissione sistematica, alla superficialità, alla ignoranza, alla ipocrisia e alla paura con cui i dirigenti dei massemedia (mandrilli in privati e in pubblico, cascamorti davanti a una velina o una valletta o una calendarizzata) trattano il sesso nei programmi. il sesso, il corpo, l’amore, gli intrecci, i compromessi, le gioie e le sofferenze dell’amore. Per i mandrilli al Potere tette e culi sono più che sufficienti. Sul video. Poi c’è il dopovideo come c’era il dopoteatro.

I mandrilli sono indifferenti al resto. Ma non sono belli indifferenti. Nè belli nè intelligenti. Ed ecco uno dei motivi per cui le radio e le tv oggi fanno piangere. In genere. O gossip paraculistico o sesso grasso e grosso.
Grazie Remo, e grazie soprattutto a te, Vitaliano. Le parole, le tue parole, sono immagini. Senza diossina. Grazie anche alla radio. Quando i Madrilli Potenti si distraggono- la radio per loro è nulla rispetto alla tv e ai suoi richiami della foresta- qualcosa può accadere. Speriamo in una lievitazione delle distrazione.
Italo Moscati