Tessa Gelisio: fare tv, con reale competenza

Tessa Gelisio, classe ’77, non è solo la presentatrice da alcuni anni di “Pianeta Mare” di Rete 4, programma della domenica mattina realizzato in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ma un piccola icona femminile di grande professionalità televisiva. Qualcuno potrebbe ipotizzare che la sua carriera non ha avuto tratti davvero meritocratici. Ed è forse questo il suo segreto: coltivare senza fretta una bravura senza sovraesporla, senza il rischio di lederla. Come è successo alla maggior parte delle giornaliste o aspiranti tali prestate allo show biz.

Il bello è che Tessa non è una conduttrice prestata alla natura, ma una vera cultrice dell’ecologia. La sua biografia su Wikipedia la vede debuttare in tv nel ’91 in diversi programmi nati da questa matrice di stampo naturale: Blu & Blu sulla vecchia Tmc, Oasi su La7, Sereno Variabile su Raidue , Italia che vai nel 2003 e poi la svolta a Mediaset con Solaris. Come dire: una carriera da conduttrice e giornalista (e divulgatrice) legato al mondo che conosce meglio: la natura.

Non è solo un discorso di professionalità, ma di competenze. Un mestiere raro in una tv dove tutti sperimentano ciò che non conoscono formandosi sul campo. Quando un personaggio è a suo agio nell’ambiente che lo circonda tutto viene da sé: incredibile empatia con il pubblico e la gente comune che incontra nei suoi viaggi, naturale preparazione sugli argomenti da trattare, reale interesse per ciò che sta portando a favore del suo pubblico.

Una delle poche professioniste italiane dove la percezione che stia lavorando per portare a casa lo stipendio è quasi nulla. Si sente solo che si diverte, che ci sta mettendo il cuore, non solo la tecnica. Tessa Gelisio è una conduttrice ricolma di fattore X. Meriterebbe una promozione a programmi di rilievo? Probabilmente sì. Sarebbe adorabile in qualsiasi contesto televisivo, anche un rotocalco di informazione in prima serata o un reality. E’ bella, è brava, è naturalmente naturale. Per ora, lodiamo il suo apprezzabile primato di onesta contestualizzazione.