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Damon Wayans, da Tutto in famiglia a Never Better

Italia1 ci ha abituati a vederlo nei panni del bizzarro Michael, padre dai metodi inconsueti e marito affettuoso ma difficile da gestire di “Tutto in famiglia”, sit-com conclusa in America tre anni fa e tra le meno scontate nel trattare le vicende familari.Visto il buon riscontro di pubblico, Damon Wayans torna al genere comico, interpretando

3 Maggio 2008 12:44

Damon WayansItalia1 ci ha abituati a vederlo nei panni del bizzarro Michael, padre dai metodi inconsueti e marito affettuoso ma difficile da gestire di “Tutto in famiglia”, sit-com conclusa in America tre anni fa e tra le meno scontate nel trattare le vicende familari.

Visto il buon riscontro di pubblico, Damon Wayans torna al genere comico, interpretando il protagonista del pilot di una comedy per la Abc -su cui andava anche il suo precedente show-, dal titolo “Never Better” .

Una novità per gli States, ma non per la Gran Bretagna, visto che “Never Better” altro non è che l’adattamento di una serie andata in onda quest’anno su Bbc2 e dagli ascolti non esaltanti. La trama, ad ogni modo, è molto originale e curiosa, e se ben sfruttata, regalerà molte risate anche su temi poco divertenti ma molto attuali.

La storia infatti ha a che fare con un uomo -di nome Keith nella versione britannica-, caduto nel tunnel dell’alcoolismo. Deciso a mostrare di tenere davvero alla moglie ed ai figli, intraprenderà un difficile percorso di riabilitazione per uscire definitivamente dal vizio, affrontando molte difficoltà e pregiudizi. Il tutto, però, condito da una buona dose di ironia e sdrammatizzazione.

Rispetto alle notizie sugli altri pilot e progetti futuri che stanno circolando di recente, questa mi pare un’idea originale che si discosta dalle altre proprio per il nuovo modo con cui verrebbe affrontato il tema dell’alcoolismo. Chissà se, a suon di battute e risate, serva di più per parlare del problema uno show del genere che il reality “Celebrity rehab”, il quale, con la scusa di voler servire da lezione agli alcolizzati, si insinuava nelle vite di (ex) star per carpirne i problemi e soddisfare l’ennesima sete di voyeurismo.

A dirigere il pilot, Marc Buckland, già dietro la macchina la presa per “Ed” (trasmesso da Raidue) e, soprattutto, per “Scrubs” e “My name is Earl”.

[Via HollywoodReporter]