Scommettiamo che…? Poche prove, tante chiacchiere
Sembra di stare a Piazza Grande o in qualche contenitore giochereccio della domenica mattina, ma invece siamo nello studio di Scommettiamo che…?, nuova edizione. C’è Alessandro Cecchi Paone, che anziché un programma di intrattenimento leggero pare presenti un documentario sul Terzo Reich (anche quando si presta a ballicchiare con la partner); c’è la povera Matilde
Sembra di stare a Piazza Grande o in qualche contenitore giochereccio della domenica mattina, ma invece siamo nello studio di Scommettiamo che…?, nuova edizione. C’è Alessandro Cecchi Paone, che anziché un programma di intrattenimento leggero pare presenti un documentario sul Terzo Reich (anche quando si presta a ballicchiare con la partner); c’è la povera Matilde Brandi, relegata al ruolo di vallettina saltuariamente parlante; c’è l’inviato per le prove esterne Massimo Caputi, che dopo lo “scandalo” delle magliette pubblicizzate qualche Isola fa, raccatta ogni lavoro gli venga proposto; e c’è, ovviamente, Michele Guardì, che da un po’ di tempo a questa parte non riesce più a trattenersi dall’intervenire come voce fuori campo nei programmi che dirige.
Di per sé, questi elementi potrebbero non portare ad un risultato per forza negativo. Se venisse dato ampio spazio alle prove e se queste fossero godibili, ad esempio, potremmo trovarci di fronte al vecchio Scommettiamo che..?, quello amato da moltissima gente. Purtroppo però le chiacchiere in stile talk-show scioccherello e i siparietti (chiamati “penitenze”) con protagonisti gli ospiti della puntata – Mario Cipollini, Irene Pivetti, Nancy Brilli e Francesco Salvi – rubano spazio continuo alle scommesse, la cui gradevolezza lascia comunque a desiderare. Prove come “indovinare delle canzoni suonate coi pettorali” o “far appiccicare alcuni sturalavandini alle schiene nude di alcuni ragazzuoli in un tempo limitato”, lasciano il tempo che trovano, soprattutto considerando che alla vigilia Cecchi Paone parlava di prove scientifiche, matematiche e quant’altro.
Per non parlare della tarocchissima prova dell’acchiappa mucche (che ha addirittura vinto il televoto): un agricoltore (?), suonando un motivo noiosissimo con la tromba, ha scommesso di riuscire ad attirare a sé almeno una parte della mandria, facendo attraversare alle bestie una linea di confine disegnata per l’occasione. Dopo qualche minuto di disinteresse (e di lagna suonata), tutte le mucche si sono mosse verso il suonatore. Si gridava “al miracolo” in studio, peccato che una telecamera maldestra abbia inquadrato, subito dopo i primi movimenti del gruppo, una persona non ben identificata che scappava dal luogo nel quale erano posizionate inizialmente le mucche. Ironia della sorte, la mandria è arrivata fino alla linea di confine e non l’ha attraversata.
I momenti un po’ più divertenti non sono mancati, e neppure qualche prova interessante, anche se entrambe le cose purtroppo si contano sulla punta delle dita. Il programma nel complesso si merita una sufficienza risicata più per l’effetto amarcord che provocano alcune scommesse (che per originalità o simpatia ricordano le primissime prove presentate dal duo Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci) che per i contenuti di questa puntata prima puntata. Voto più basso invece per Alessandro Cecchi Paone e Matilde Brandi, il primo troppo accentratore e con un tipo di conduzione non adatta ad un programma di puro intrattenimento come questo, la seconda invece abbastanza inutile, salvo per i balletti che l’hanno vista affiancata da quel bonone di Raffaele Casuccio.
Meno chiacchiere e più attenzione alle prove, la settimana prossima. E magari evitiamo la mezz’ora di sforo dell’esordio.