Lost – Quinta e sesta stagione, e dichiarazioni spoiler di Lindelof

All’annuncio degli upfront che verranno negli States a partire da lunedì, ci si chiedono lumi a proposito del futuro di Lost. Qualcuno ha già risposto nei commenti. Cercheremo di essere più precisi.

Di fatto, la ABC ha già previsto le stagioni del 2009 e del 2010 (nessun accenno, invece, al rumor, che apparrebbe infondato, di un film per il gran finale), che dovrebbero avere 17 episodi ciascuna per un totale di altri 34 episodi, in modo da recuperare i episodi saltati in seguito allo sciopero della WGA.

Damon Lindelof e Carlton Cuse hanno lavorato duramente perché la serie arrivi alla sua naturale conclusione, e perché non ci siano ulteriori allungamenti di un brodo che a tratti era già sembrato riscaldato.

It’s better to retire your number at the top of your game

Lindelof ha fatto anche promesse sul finale della stagione in corso (dopo il salto, potrebbero esserci spoiler).

Non sarà deludente, avrà un forte cliffanger e spingerà tutti i fan a desiderare fortemente di guardare anche la prossima stagione dello show.

Non si sa se la linea dei flashforward continuerà oppure no, ma è possibile: di fatto, la sfida più grande è ora sapere qual è il presente di Lost. Ancora Lindelof:

Ci siamo mossi indietro nel tempo, ora ci siamo mossi in avanti. Il presente dello show è sempre stato sull’isola, ma potrebbe non essere più così in futuro […] David Chase ha dato un grande esempio quando se n’è andato a Parighi dopo il finale de I Soprano, che è grandioso perché ha fatto sì che la gente si chiedesse: “Ma cos’è? Cosa vuol dire”
E il fatto che non ci sia nessuno lì attorno per rispondere alle domande fa si che la gente debba confrontarsi con quello che potrebbe significare. Possiamo garantire che la nostra serie non finirà con un taglio su nero, e sarà più chiatra. Ma per quelli che amano i finali netti, ci sarà in qualche modo una delusione.

Augurandoci che le parole di Lindelof siano coerenti con quel che sarà, e che questa delusione sia paragonabile al finale sopracitato – che deludente non è – o a un altro grande esempio di finale-non-finale, quello de Il prigioniero.