Home Notizie La tv è la tv, un libro è un libro. Analisi sul caso Travaglio

La tv è la tv, un libro è un libro. Analisi sul caso Travaglio

Non c’è dubbio: secondo i nostri lettori – le percentuali sono le stesse: siamo sull’80%, diciamo – era giusto mandare in onda il monologo di Beppe Grillo e non è giusto sanzionare Che tempo che fa per l’intervento di Travaglio. E personalmente, mi sento di condividere questa opinione. In particolare, mi rammarico del fatto che

14 Maggio 2008 22:46

Non c’è dubbio: secondo i nostri lettori – le percentuali sono le stesse: siamo sull’80%, diciamo – era giusto mandare in onda il monologo di Beppe Grillo e non è giusto sanzionare Che tempo che fa per l’intervento di Travaglio.

E personalmente, mi sento di condividere questa opinione. In particolare, mi rammarico del fatto che la televisione, ancora una volta, sia evidentemente il mezzo più penetrante, più pop, più necessario da controllare. Non azzardo inoltrarmi in considerazioni sociologiche, ma di merito: la domanda nasce spontanea. Perché le parole di Travaglio su RaiTre hanno scatenato tutto questo polverone, e le stesse parole stampate su un libro no (Travaglio, da Fazio, presentava il suo Se li conosci li eviti scritto a quattro mani con Peter Gomez. Si presume, dunque, che si fosse tutti consapevoli di quali sarebbero stati gli argomenti dell’intervento. A patto, ovvio, di aver letto il libro)?

Ha dunque meno considerazione, il libro? Lo stesso interrogativo è posto, in maniera molto più articolata del mio, da Dario Fo che scrive:

Ma attenti: lo Schifani (strana onomatopeica di un nome) non s’è gettato furente insieme ai suoi numerosi sostenitori contro il libro di prevedibile enorme tiratura, ma contro le parole dette attraverso un mezzo – la televisione – che normalmente si occupa di giochi per famiglie, concorsi fra giovani disposti a esibire cosce e glutei, telegiornali disinformanti, vacui e noiosi…. Sta qui lo scandalo! In quella stessa acqua incolore, le pietre scagliate hanno prodotto un’eco insopportabile…


E’ questo? E’ l’eco insopportabile che ha la tv e che non hanno i libri a fare la differenza? Vi lascio con questa domanda, che spera di trovar risposta. O meglio, risposte.