Paolo Romani dà i voti ai giornalisti RAI. E Claudio Petruccioli replica
Paolo Romani, sottosegretario con delega per le Comunicazioni ha espresso i propri giudizi sui giornalisti che si occupano degli approfondimenti informativi in RAI.Romani boccia senza possibilità d’appello Marco Travaglio, salva Michele Santoro, promuove a pieni voti Giovanni Floris e rimanda Lucia Annunziata, che definisce a volte di parte.Il giudizio più veemente e negativo è –
Paolo Romani, sottosegretario con delega per le Comunicazioni ha espresso i propri giudizi sui giornalisti che si occupano degli approfondimenti informativi in RAI.
Romani boccia senza possibilità d’appello Marco Travaglio, salva Michele Santoro, promuove a pieni voti Giovanni Floris e rimanda Lucia Annunziata, che definisce a volte di parte.
Il giudizio più veemente e negativo è – manco a dirlo – per Travaglio. Ecco Romani:
è inammissibile, a mio avviso, come figura inquadrata in un servizio pubblico.
Pronta la replica di Claudio Petruccioli, già nell’occhio del ciclone per le sue dichiarazioni a proposito di un direttore unico per tutti i TG RAI e per lo spostamento di Primo Piano. Il Presidente del cda RAI in carica scrive al sottosegretario lamentando le esondazioni della politica nel mondo della televisione.
Lamentela che avrebbe anche un senso in un Paese normale con un assetto televisivo normale. Ma in Italia l’anormalità è prassi, e il servizio pubblico, con il consiglio d’amministrazione in scadenza di mandato e il colore politico del governo modificato dalle recenti consultazioni politiche, non è altro che una banderuola pronta a soffiare in direzione del vento più forte. Non è un problema di oggi, sia chiaro, non nasce hic et nunc. E’ un cancro ben radicato che si porta appresso le inevitabili metastasi e che infesta la RAI da sempre, con il risultato di una tripletta di canali, quelli pubblici, ingessata e vittima impacciata degli eventi.
Intanto, per gradire, il Tg1 proclama uno sciopero – il 4 o il 5 giugno – per protesta contro il nuovo piano editoriale sull’offerta informativa.