Sex & the city, aspettando il film: parliamo di New York
Mancano 5 giorni all’uscita di “Sex & the city- the movie”, e sia Cineblog che TvBlog continuano ad accompagnare i loro lettori, sia i fan della serie dalla prima messa in onda che gli ultimi arrivati grazie alle repliche ad ai dvd, nel dietro le quinte del film e nell’universo dello show.Oltre al sesso ed
Mancano 5 giorni all’uscita di “Sex & the city- the movie”, e sia Cineblog che TvBlog continuano ad accompagnare i loro lettori, sia i fan della serie dalla prima messa in onda che gli ultimi arrivati grazie alle repliche ad ai dvd, nel dietro le quinte del film e nell’universo dello show.
Oltre al sesso ed alle donne, si potrebbe dire che altra protagonista delle sei stagioni, fin dal titolo, è la città, e che città: New York, la Grande Mela. Da sempre sede dei racconti televisivi più vari, ha fatto da ottimo sfondo ai personaggi delle serie più famose in ogni occasione.
In “Sex & the city”, però, New York -in particolare Manhattan- assume un ruolo ancora più importante, e diventa, più che uno sfondo, lo specchio delle protagoniste e del loro umore, per poi allargarsi a rappresentazione della società contemporanea, sempre di fretta, sempre distratta, sempre concentrata solo su di sé.
New York diventa allora più di una semplice location, ma entra nella vite delle protagoniste un po’ come i vari partner che hanno nel corso delle puntate. Non sarà un caso che, in un episodio, Carrie decide di “fidanzarsi con New York”, anche se gli effetti non sono quelli voluti e lei si ritrova ancora sola.
E’ l’altra faccia della Grande Mela: una città che non dorme mai, dai taxi ai supermercati sempre aperti, popolata, ma molto solitaria. D’altronde è lo stesso status in cui si trova la maggior parte dei suoi abitanti, almeno secondo la serie. Una moltitudine di conoscenze fittizie, ma mai realmente utili a sviluppare un grado di confidenza, se non per poche fortunate persone -ed ovviamente, le quattro protagoniste sono l’eccezione che conferma la regola-.
Verrebbe da fuggire, da abbandonare la metropoli per dedicarsi anima e corpo ad uno stile di vita più semplice, più a misura d’uomo, senza avere per forza a che fare con la frenesia tanto comune quanto innaturale dei nostri giorni. Eppure, New York, da quello che vediamo puntata dopo puntata, non è solo solitudine o, direbbero i sociologi, “singletudine”.
New York è anche fatta di albe e tramonti, di passeggiate a Central Park, di nevicate che fanno riemergere il fanciullo che è in noi. New York, pare vogliano dirci gli autori dello show, sa tormentare le protagoniste ma al tempo stesso le coccola, ricompensando lo straniamento provocato dal viverci con un microcosmo al suo interno.
Ma le coccole che piacciono di più a Carrie, Samatha, Miranda e Charlotte sono senz’altro quelle che la metropoli offre tra locali, negozi alla moda e ristoranti -realmente esistenti- che definire chic è poco. Anche questo, o soprattutto questo, è New York, tant’è che da qualche anno ormai è disponibile un tour lungo le strade ed i locali frequentati dalle stesse protagoniste.
Insomma, il primo amore delle protagoniste, invece che per i propri fidanzati, è per la città, a cui è stata dedicata l’ultima puntata della quarta serie, andata in onda a cavallo tra il 2001 ed il 2002 e quindi durante lo stato di shock causato dall’11 settembre. “I heart New York” (in italiano “New York anima mia”) non è altro che una delle tante dichiarazioni fatta alla “city”, senza la quale neanche il “sex” sarebbe stato raccontato come siamo stati abituati.