TvBlog consiglia: La vittima e il carnefice
Va in onda questa sera in prima serata su RaiTre La vittima e il carnefice, un film-documentario in presa diretta di Roberto Burchielli e Mauro Parissone sullo scottante tema della violenza sulle donne. In Italia tre donne su dieci hanno subito violenza. Fisica, sessuale, psicologica. Si chiamano maltrattamenti, violenza domestica, comportamenti persecutori (stalking), soprusi, stupri.
Va in onda questa sera in prima serata su RaiTre La vittima e il carnefice, un film-documentario in presa diretta di Roberto Burchielli e Mauro Parissone sullo scottante tema della violenza sulle donne. In Italia tre donne su dieci hanno subito violenza. Fisica, sessuale, psicologica. Si chiamano maltrattamenti, violenza domestica, comportamenti persecutori (stalking), soprusi, stupri. La maggior parte delle donne chiama la cosa in un altro modo o semplicemente “non la chiama”. La maggior parte non la denuncia. La vittima e il carnefice è un film che tenta di spingersi oltre la violenza sulle donne.
Vanno in scena le coppie, va in scena la famiglia. Quella classica, tradizionale, composta da italiani ed italiane. E tenta di definire il punto a cui siamo arrivati: il fenomeno tocca tutti, trasversalmente, ed il film lo dimostra, sbattendo in faccia l’incapacità degli uomini e delle donne di gestire i propri rapporti. E non si tratta nemmeno piu’ di rispetto reciproco: sembra che non si sappia più come volersi bene o almeno come riuscire a non farsi troppo male. Il racconto buca i muri delle case e penetra nei meccanismi di ragionamento degli uomini e delle donne. Che si scoprono completamente soli nella loro inadeguatezza, nelle loro paure, nel loro bisogno, nella loro colpa.
Seguendo le storie in presa diretta si arriva al centro del conflitto tra un uomo e una donna, esplorando la psicologia stessa della donna, mostrando tutti i passaggi. L’inizio di tutto, la rottura, la crisi… Tutto risulta terribilmente sfumato perchè c’è il conflitto, durissimo, ma c’è anche qualcosa di molto vicino al sentimento. Nulla è chiaro, definito. Ogni pensiero è innervato del suo contrario. E soprattutto c’è un gioco assai pericoloso in cui non si capisce bene fino a che punto si vuole arrivare. Da tutte e due le parti. Come se alla fine la vittima non fosse solo vittima e il carnefice solo carnefice.