Michele Santoro fuori dalla RAI per un pugno di docufiction?
Michele Santoro starebbe per lasciare la RAI, almeno come volto in video.Aggiornamento delle 21:18: come ci segnalano anche nei commenti, durante la punta in corso di Annozero, Michele Santoro dichiara di non sapere nulla a proposito del suo futuro, e conferma che nel corso del mese di luglio la RAI manderà in onda alcune docu
Michele Santoro starebbe per lasciare la RAI, almeno come volto in video.
Aggiornamento delle 21:18: come ci segnalano anche nei commenti, durante la punta in corso di Annozero, Michele Santoro dichiara di non sapere nulla a proposito del suo futuro, e conferma che nel corso del mese di luglio la RAI manderà in onda alcune docu realizzate dalla sua squadra. A seguire, si scoprirà cosa sarà di lui.
E’ stata una fine giornata di rumors intensi, quella di oggi, almeno per quanto riguarda il fronte RAI: del resto, è del tutto ovvio che con l’avvicendarsi delle fazioni politiche al governo, la RAI, da sempre terreno di conquista di qualsivoglia colore, sia in odor di smottamenti.
E Dagospia non si ferma a indiscrezioni su Giuliano Ferrara, addirittura in predicato per il dopo Tg1: toccherebbe, infine, a Michele Santoro pagare in qualche modo la propria presenza scomoda. Ma non senza una buonuscita.
Andiamo con ordine, comunque, e cerchiamo di ricapitolare gli eventi più recenti.
Santoro fu semplicemente cancellato dalla RAI in seguito all’ormai celeberrimo – e da più parti negato, come se si potesse negare l’evidenza – editto bulgaro berlusconiano. Poi si è riproposto, in periodo di governo Prodi, con il bell’Annozero, programma lentamente divenuto scomodo sia a destra sia a sinistra e difeso di fatto da un solo esponente dell’attuale panorama politico, Antonio Di Pietro.
Di recente, Annozero è entrato prepotentemente nell’occhio del ciclone per ben note vicende che riguardano la messa in onda di stralci del famigerato monologo di Beppe Grillo al V2-Day del 25 aprile a Torino, e per i cruenti attacchi di Vittorio Sgarbi, ospite in studio, a Travaglio e a Santoro stesso.
In seguito, è stata aperta una procedura d’inchiesta da parte dell’AgCom e del CdA Rai, conclusasi con un nulla di fatto e con una regolamentazione interna imposta dallo stesso Santoro e dalla sua redazione.
Ma nessuno si illudeva che le cose si fermassero lì.
Ora, secondo Dagospia, e secondo molti beneinformati, la testa di Santoro farebbe comodo a un bel po’ di persone. Ma per dare al giornalista un contentino e non far gridare allo scandalo si starebbe valutando la possibilità di fargli realizzare, con una neonascente casa di produzione, una serie di docufiction d’inchiesta. Senza mandarlo in video, ovviamente.
Troveranno un riscontro, queste voci? Santoro si rassegnerà a stare dietro le quinte? Lo scopriremo senz’altro nei prossimi giorni di calda estate che prepareranno la prossima stagione televisiva. Sulla quale, lo dico fin d’ora, non nutro la minima speranza.