Home Analisi Auditel: Tatami

Analisi Auditel: Tatami

In televisione certo non si inventa più nulla, ma sparigliare le carte per renderle più appetibili lo si può ancora fare e Camilla Raznovich milanese classe 1973, questo rimescolamento lo sa fare e anche bene, lo dimostra con questo ciclo di sei puntate di “Tatami” terminato domenica scorsa in seconda serata su RaiTre, e che

di Hit
pubblicato 15 Giugno 2008 aggiornato 21 Gennaio 2021 15:52

Tatami Camilla Raznovich RaiTre
In televisione certo non si inventa più nulla, ma sparigliare le carte per renderle più appetibili lo si può ancora fare e Camilla Raznovich milanese classe 1973, questo rimescolamento lo sa fare e anche bene, lo dimostra con questo ciclo di sei puntate di “Tatami” terminato domenica scorsa in seconda serata su RaiTre, e che vi avevamo presentato in questo pezzo a pochi giorni dalla messa in onda. Reduce da “Amore criminale” il programma che l’ha presentata al pubblico della terza rete della Rai, l’ex conduttrice di Mtv e La7 si è cimentata in questa nuova avventura televisiva, gettando proprio sul Tatami (pavimento in giapponese) una serie di carte con cui coinvolgere il telespettatore affrontando argomenti, per lo più forti, avviando un confronto di idee e di situazioni che non molto di frequente trovano ospitalità, soprattutto nella televisione generalista.

Tre momenti ben distinti per ciascuna puntata, partendo da un talk con volti conosciuti (nell’ultima puntata c’erano Giampiero Mughini e Ritanna Armeni) l’incontro con un famoso personaggio che parla molto di se e molto poco della sua professione (nella puntata di domenica scorsa Carlo Conti) ed il racconto di persone che hanno vissuto esperienze private, spesso difficili ed in alcuni casi estreme. Un puzzle di momenti, che legati dal vigore intelligente e fresco della conduttrice, hanno caratterizzato questo programma. Programma che settimana dopo settimana ha conquistato fette di pubblico sempre più ampie e che anche grazie alla giusta collocazione ne hanno decretato il buon riscontro, con uno share medio, arrivato in alcune puntate ad oltre l’11%. Prima dell’inizio del programma la conduttrice si diceva interessata non alla quantità ma bensì alla qualità del suo share, vediamo quindi nelle righe successive chi erano in maggior parte i telespettatori che seguivano il suo programma.

Nei grafici con le curve dello share minuto per minuto pubblicati subito dopo il salto relativi all’ultima puntata di domenica 8 giugno 2008, possiamo notare come il programma abbia fatto registrare le performance migliori tra i telespettatori dei grandi centri urbani, arrivando quasi al 15% e tra i laureati fino al 17% circa. Più difficile il riscontro sul totale della platea, dove comunque riesce a toccare il 10% nel finale di puntata. Risultati migliori nelle puntate precedenti nei target sopra citati, per una trasmissione già confermata per la prossima stagione; tornerà infatti nella seconda serata di RaiTre da settembre. Dopo il salto oltre ai grafici dei target che ho citato sopra, troverete un video dell’intervista a China Keitetsi, ex bambina soldato in Uganda, in cui racconta la sua terribile esperienza in quel lembo d’Africa, fortunatamente finita bene in Danimarca, paese che l’ha accolta e sua attuale residenza; questo è anche il momento più visto dell’intera puntata.

E di seguito il video di cui accennavo contenente l’intervista a China Keitetsi, ex bambina soldato in Uganda, tratta dall’ultima puntata di domenica 8 giugno scorso:

Rai 3