La7 in sciopero contro i tagli della nuova Amministrazione
E’ bufera a La7 e ce n’eravamo accorti già da un po’ (nonostante qualche tentativo di rassicurazione che non convince fino in fondo). L’atmosfera di smobilitazione non pare placarsi e a farne le spese ora è anche la redazione giornalistica. Nei piani della nuova Amministrazione della rete ci sono svariati tagli e proprio per questo
E’ bufera a La7 e ce n’eravamo accorti già da un po’ (nonostante qualche tentativo di rassicurazione che non convince fino in fondo). L’atmosfera di smobilitazione non pare placarsi e a farne le spese ora è anche la redazione giornalistica. Nei piani della nuova Amministrazione della rete ci sono svariati tagli e proprio per questo oggi – ne parliamo in ritardo, ma meglio tardi che mai – i giornalisti hanno avviato una protesta:
contro il blocco del turn over, il taglio dei contratti a termine e la chiusura delle sedi di Londra e Gerusalemme decisa dall’amministratore delegato Giovanni Stella e confermata oggi oggi al cdr dal direttore Piroso
Chiusura di due sedi quindi, oltre che tagli di personale. Ma il comunicato continua:
In assenza del piano industriale ed editoriale di Telecomitaliamedia (annunciato solo per metà agosto) e senza fornire alcun conto economico, i nuovi vertici della tv di Telecom procedono al disinvestimento sull’ informazione, da sempre elemento distintivo dell’ offerta di La7, per pagare i debiti milionari riversati sull’azienda dalla politica degli appalti esterni della rete
La protesta pare non fare una piega: l’informazione, la professionalità, sono colpite per “colpe” altrui e chi ne andrà di mezzo, oltre alla redazione di La7, sarà il pubblico. La risposta dei vertici invece non convince affatto:
L’azienda prende atto della decisione del Comitato di redazione e ribadisce che i provvedimenti adottati rappresentano azioni mirate, in un quadro di complessiva razionalizzazione dei costi, che non intaccano in alcun modo gli spazi destinati all’ informazione e all’approfondimento, da sempre centrali per il profilo editoriale di La7, spazi destinati ad ampliarsi ulteriormente, anche attraverso l’impiego più esteso delle professionalità interne.
Nel pomeriggio è arrivata solidarietà da parte della stampa romana. Queste le dichiarazioni di Paolo Butturini, segretario dell’Associazione Stampa Romana:
La protesta dei giornalisti dell’emittente e’ non soltanto giusta, ma in qualche modo dovuta. L’atteggiamento tenuto dall’amministratore delegato Giovanni Stella, ma soprattutto le decisioni comunicate al Cdr, contrastano con una corretta prassi di relazioni sindacali e con l’interesse stesso dell’azienda. Non e’ con tagli a casaccio (come quello delle sedi estere annunciato dal direttore Piroso) fuori da un convincente piano industriale ed editoriale che si risolvono i problemi dell’emittente
E anche noi, per quanto questo possa servire, ci auguriamo che l’allarme rientri e che l’Amministrazione torni sui propri passi e continui a garantire un tg interessante e democratico come quello offerto fino ad ora.