Mentana, Matrix e l’informazione veicolata dallo share

Matrix non va in vacanza. Secondo l’intervista pubblicata poche ore fa da Il Tempo, le ragioni di un lungo no stop è di contingenza con una scena politica così calda (in senso laterale, ovviamente) da non poter chiudere baracca abbandonando il tavolo dei grandi stravolgimenti degli ultimi mesi. Quindi: 10 nuove puntate ogni mercoledì su Canale 5 per tutti i mesi caldi, prima del ritorno a settembre con i classici tre appuntamenti setttimanali. Il papà del talk di approfondimento Enrico Mentana, riconosciuto anchor man di grandissima professionalità, dice:

“La tv italiana ha una scansione da scuola elementare: a giugno tutti in vacanza fino a settembre inoltrato. Già lo scorso anno con la prima edizione di Matrix in estate, siamo stati tra i pochi a tenere informati gli italiani. Ma quest’anno non ci saranno repliche in agosto, come nel 2007, tutte le puntate saranno ancorate alla più stretta attualità politica e di cronaca”.

Quindi, interesse nell’offrire un servizio informativo in un periodo più rilassato in termini di concorrenza, dove anche Porta a Porta ci sarà ma con alcuni speciali dedicati ai grandi amori del secolo appena trascorso. Mentana, nell’intervista sembra parlare del suo programma (e non è la prima volta) più sotto il profilo degli ascolti che dei suoi contenuti. Il criterio secondo il quale i vari ospiti del programma verrebbero invitati è spesso legato all’interesse che si crea attorno ai protagonisti:

“Antonio Di Pietro, ad esempio, ha partecipato ben 25 volte alla trasmissione in tutta la storia di “Matrix”. Lo abbiamo fatto interagire con i più differenti personaggi e sempre con ottimi risultati di audience”.

E ancora:

“Piace molto Giulio Tremonti, è venuto a trovarci varie volte sempre con risultati di grandi ascolti. La sorpresa però, è stata la presenza del ministro della Funzione Pubblica e dell’Innovazione Renato Brunetta: il suo recente intervento a “Matrix” ha ottenuto un successo superiore a qualsiasi aspettativa”.

Aspettative sulle puntate, rinnovi di inviti su nomi che “tirano” e argomenti di grido riproposti perché complici di precedenti favorevoli. Quando ci perde l’informazione (specie quella legata alla cronaca e ai temi politici) che dà così tanto rilievo ai numeri e alle percentuali? A livello di programmi giornalistici, ormai sembra essere un problema (è un problema?) generalizzato. Probabilmente Mentana ha solo l’onesta umana di ammetterlo a chiare lettere.